C’è aria di soddisfazione in Rete. L’idea di Alleanza per Internet, l’associazione che si propone di sviluppare il digitale in Italia, di scardinare l’approccio che ha dominato in questi anni nel panorama digitale italiano è piaciuta a molti. Basta leggere i commenti e le dirette live da Montecitorio dove questa mattina è stata lanciata l’iniziativa.
Che cos’è
Alleanza per Internet è un’iniziativa promossa da Key4biz e Puntoit e presieduta da Franco Pizzetti, già Garante della Privacy, per promuovere la cultura digitale e l’affermazione dell’economia digitale in Italia. L’alleanza nasce con l’obiettivo di fare dell’Italia una società dell’innovazione e un’economia digitale tra le più avanzate al mondo. Come? “Facendo lavorare insieme tutti gli stakeolder e quanti sono interessati a sviluppare la cultura e l’economia digitale in Italia”, ha dichiarato Pizzetti.
Tre proposte e un invito
Alleanza per Internet ha indicato ai leader politici tre proposte per rilanciare il Paese. Con una lettera inviata a Mario Monti e a Silvio Berlusconi, Pierluigi Bersani, Oscar Giannino, Beppe Grillo e Antonio Ingroia, Alleanza per Internet chiede “un impegno chiaro perché nella prossima legislatura sia data attuazione a tre proposte per favorire l’economia digitale in Italia: la prima, la nomina nella formazione del prossimo governo di un Ministro per la Società Digitale, dotato di competenze e risorse finanziarie adeguate alla sfida dell’innovazione, secondo le indicazioni della Commissione europea e sull’esempio di analoghe figure presenti nei governi dei principali Paesi dell’Unione. La seconda, una legge che preveda di rendere disponibile l’accesso e l’uso del wi-fi in tutti gli esercizi commerciali, stazioni ferroviarie ed aeroporti. La terza, una legge per sviluppare i pagamenti mobili e l’uso dei coupon elettronici in modo da permettere una diffusione più agevole degli sconti nelle transazioni commerciali”. Sul sito ufficiale compare poi in bella vista un invito a sottoscrivere il manifesto con la possibilità di inviare le proprie idee.
Un taglio con il passato
“L’approccio che ha dominato in questi anni nel panorama digitale italiano è stato più spesso incentrato sulla propaganda e sulle suggestioni irrealizzabili di vacui propositi, più belli da leggere su un pezzo di carta che realisticamente da mettere in pratica, senza alcuna pianificazione e un chiaro programma di sviluppo per il medio-lungo periodo”, ha scritto uno dei promotori, il blogger Antonio Lupetti, sulla sua pagina Facebook. Alla “propaganda digitale” Lupetti su Twitter oppone la “strategia strutturata per il futuro” di cui si fa portavoce l’Alleanza: “Ci stiamo provando – twitta Lupetti – A scardinare le vecchie logiche che hanno fatto del digitale italiano un recinto riservato a pochi”.
Un appello giunge anche dal profilo Twitter di Barbara Barbieri (@bimperatrice) di Asso digitale (Associazione Italiana Industria Digitale) : “Chiunque sarà premier: abbiamo bisogno di una visione a lungo termine e una cabina di regia dell’economia digitale”. E “Se la politica fa finta di niente – scrive in un altro tweet – oggi l’economia digitale è a casa della politica a Montecitorio e chiede ad alta voce ASCOLTA”.