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Un altro massacro in Siria firmato Assad

Almeno 147 persone sono state uccise oggi in Siria dalle forze del regime del presidente Bashar al Assad. È quanto hanno riferito all’emittente araba Al Arabiya gli attivisti anti-regime dei Comitati locali di coordinamento.

Nel frattempo, Londra chiederà all’Europa di allentare l’embargo sulle armi alla Siria per poter inviare attrezzature non letali all’opposizione, quali radar, tecnologia per intercettare le comunicazioni del regime, visori notturni, caschi e giubbotti protettivi.

Secondo il Times, il ministro degli Esteri britannici, William Hague, avanzerà la proposta ai suoi colleghi nel vertice in programma giovedì a Bruxelles. Hague auspica di ottenere il sostegno di Francia e Germania, in modo da convincere poi tutti gli altri Paesi europei, prima del rinnovo dell’embargo, in scadenza il 1 marzo.

Londra preciserà che le attrezzature non saranno fornite ai combattenti islamici del gruppo Jabhat al Nusra, inserito il mese scorso dagli Stati Uniti nella lista delle organizzazioni terroristiche, a fronte dei suoi presunti legami con al Qaida. E sottolineerà come la revisione dell’embargo offrirà agli Stati membri la possibilità, non l’obbligo, di sostenere i ribelli. “In mancanza di una soluzione diplomatica, è giusto continuare a valutare tutte le opzioni”, ha detto una fonte al quotidiano.

Intanto, la Commissione Europea ha proposto lo stanziamento di 100 milioni di euro supplementari destinati agli aiuti umanitari per la Siria: lo ha annunciato il Commissario europeo per gli aiuti umanitari, Kristalina Georgieva.

La cifra si aggiungerà ai 100 milioni già stanziati in precedenza da Bruxelles: la proposta verrà presentata mercoledì in Kuwait in occasione del vertice dei Paesi donatori, organizzato dalle Nazioni Unite e che ha come obbiettivo la raccolta di 1,5 miliardi di dollari destinati ad assistere i siriani all’interno del Paese e i 700mila rifugiati all’estero.

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