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Berlusconi fa il duro con la Lega

Che il matrimonio tra Pdl e Lega sia stato fatto per interesse, soprattutto in questa campagna elettorale, è evidente. Il partito di Berlusconi in crisi nei sondaggi, per tentare la rimonta, non poteva che allearsi con il nuovo Carroccio guidato da Roberto Maroni, che a sua volta punta dritto all’asse del Nord e per conquistare la Lombardia non poteva che allearsi con il Pdl.

In questo corso machiavellico degli eventi, però meglio mettere le cose in chiaro. Anche con le minacce. E allora il Cavaliere, memore forse dello strappo del ’94, oggi ha tenuto a puntualizzare pubblicamente davanti alla platea di Confindustria di Monza e Brianza:”Potremmo far cadere le giunte delle tre Regioni se ci saranno dei problemi al governo per colpa della Lega”.

Il partito leghista oggi governa con il Pdl sia in Piemonte che in Veneto e ha presentato Roberto Maroni come candidato congiunto per il Pirellone in Lombardia. “Credo quindi che avremo mano libera”, ha aggiunto Berlusconi, auspicando di ottenere “una buona maggioranza sia alla Camera che al Senato”.



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