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I giochini degli americani di Blackrock su Eni e Saipem

Giochini e trucchetti finanziari su Eni e Saipem? L’interrogativo è legittimo.

Apparteneva infatti a Blackrock, il più grande gestore di fondi del mondo, la quota del 2,3% di Saipem che fu collocata sul mercato il 28 gennaio per circa 315 milioni di euro poche ore prima che l’azienda italiana lanciasse un profit warning che avrebbe poi provocato una flessione di oltre il 30% il giorno seguente.

Secondo quanto riporta oggi il Financial Times, l’operazione fu gestita da Bank of America Merrill Lynch per conto di BlackRock e gran parte della partecipazione, il 2%, fu acquistato dal Massachusetts Financial Services, un fondo americano con asset in gestione per 338,2 miliardi di dollari.

Blackrock, come ricorda il quotidiano britannico, non aveva alcun obbligo di rendere pubblica la sua partecipazione in Saipem se questa era inferiore al 5% e nel 2012 il gruppo aveva informato la Consob che avrebbe smesso di fornire aggiornamenti sulla sua esposizione all’azienda italiana. La vicenda continua ad attrarre le attenzioni delle autorità di controllo a causa del minimo intervallo di tempo trascorso tra la vendita delle azioni e il profit warning.

Solo nell’ottobre dell’anno scorso, Saipem aveva confermato che sarebbe riuscita a centrare i suoi obiettivi nel 2012 ed è anche per questa ragione che la vendita accelerata lanciata da Blackrock per tramite di Bofa non aveva trovato difficoltà nel suscitare interesse fra gli investitori istituzionali.

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