Skip to main content

Chi sono i due comici che Bloomberg sconsiglia di votare…

Gli italiani hanno il non invidiabile compito di scegliere, alle elezioni, tra due clown, un accademico e il leader di una coalizione imprevedibile di sinistra. Se l’Italia dovesse scegliere male, potrebbe rimettere a rischio il futuro della sua economia e la sopravvivenza dell’euro. I toni apocalittici sono di Bloomberg, che dopo il pezzo di Megan Greene, esprime in un editoriale (Too Many Comedians in Italian Election) le sue preoccupazioni per le elezioni politiche.

Nessuna delle opzioni è buona, ma alcune sarebbero terribili, secondo l’editorial board. “Noi speriamo che gli italiani non sostengano in gran numero i due uomini di spettacolo, l’ex comico Beppe Grillo e l’ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi”.

Facile individuare i motivi per cui la gente è attratta da Grillo: è contro l’establishment, contro l’euro e contro gli attuali politici, come molti italiani. Sa fare campagna elettorale e punta su internet. “Il suo obiettivo è quello di opporsi: se dovesse succhiare abbastanza voti ai partiti, potrebbe rendere impossibile la formazione di un governo stabile e costringere il Paese ad andare a nuove elezioni”.

Per Bloomberg, il rischio è che l’Italia segua le orme della Grecia, costretta, un mese dopo le elezioni dello scorso maggio, a tornare a votare, per l’impossibilità di formare un governo.
“Pensate alla perdita di tempo, all’instabilità che ne risulterebbe, poi moltiplicate il caos per otto, per riflettere il peso dell’economia italiana”.

Ma l’aspetto “più deprimente” di queste elezioni è il ritorno in politica di Silvio Berlusconi: votarlo ancora, aspettandosi risultati diversi, “sarebbe un atto di pazzia collettiva”.

L’Italia “ha bisogno di un governo credibile e di riforme: secondo un recente studio del Fondo monetario internazionale, se l’Italia attuasse delle riforme in linea con ‘l’Europa migliore’, potrebbe far crescere il Pil reale del 5,75% in cinque anni, o forse del 10 per cento. Più riforme e competizione aggiungerebbero altra crescita ancora. Ma per averle, non guardate Grillo e Berlusconi”. Restano poi delle combinazioni che rappresentano il male minore. “A molti italiani non piace Monti, e in molti non hanno fiducia nella coalizione di sinistra guidata da Pier Luigi Bersani” legato a comunisti e sindacati, “che vogliono difendere i privilegi e le rigidità che servono ai suoi membri, con i giovani che restano disoccupati”.

“Non siamo convinti da queste opzioni, ma Bersani e Monti vogliono governare e sanno cosa c’è bisogno di fare”. “Grillo e Berlusconi, al contrario – conclude Bloomberg – offrono solo instabilità. Se il sostegno per loro crescerà, il risultato non sarà divertente”.



×

Iscriviti alla newsletter