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Tempo di austerità anche alle Poste Usa

La crisi delle Poste americane è sempre più profonda e per fare quadrare i conti servono azioni drastiche, come l’ultima: il sabato non saranno più consegnate le lettere. Un tempo il motto dello Us Postal Service era “neither rain, nor snow, nor sleet, nor hail”, ovvero niente fermerà le consegne, non la pioggia, la neve o la grandine. Poi la crisi si è abbattuta sugli Stati Uniti, l’austerity ha reso necessari tagli e ristrutturazioni e la rivoluzione digitale ha messo in crisi i metodi tradizionali di consegna della corrispondenza. 

Prima erano arrivati i licenziamenti (168.000 persone, il 24% del totale, dal 2006 a oggi), il taglio dei costi (15 miliardi all’anno), la riduzione degli orari e del numero di cassette della posta, ma per arginare perdite arrivate a 15,9 miliardi di dollari nell’ultimo anno fiscale servivano azioni più decise, drammatiche, come ha fatto notare Patrick Donahoe, numero uno delle Poste.

“Gli americani comprenderanno che è una decisione responsabile, dettata dal buon senso”, ha detto durante una conferenza stampa, spiegando che sempre più spesso le persone usano Internet per pagare bollette e per comunicare. “E’ gratis, perché non dovrebbero farlo? Noi non possiamo offrire servizi gratis”, ha detto.


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