Le corse clandestine e le indiscrezioni sul prossimo Conclave non si sono arrestate neanche nel primo giorno di voto, segno che anche in questa seconda mattinata elettorale possiamo raccogliere le ultime impressioni sul consenso ai partiti prima dello spoglio delle schede semplicemente spulciando i due principali siti che, eludendo il divieto della legge italiana, hanno continuato a diffondere sondaggi elettorali ricorrendo e divertenti metafore: cavalli e cardinali.
La Manche de la Chambre e de le Senat
Direttamente da Notapolitica, le corse di avvicinamento in numerosi ippodromi clandestini in giro per la penisola. Nella prima gara, quella valida per la “Manche de la Chambre”, a vincere, scrivono i due cronisti ufficiali Andrea Mancia e Simone Bressan, “è ancora una volta la scuderia Bien Comun, che chiude con un ottimo 35,5”. Dietro, “a quasi sette secondi dai battistrada (6,9” per la precisione), arriva – un po’ in affanno – la scuderia Maison Libertè (che negli ultimi giri di pista ha perso quasi un secondo)”. Per quanto riguarda i cavalli che partono dal centro dello schieramento, questi “non vano oltre gli 11,4” (appena un mese fa erano abbondantemente oltre i 15 secondi), mentre “negli ultimi giri accelera impetuosamente il cinque volte stellato Igor Brick, che recupera quasi 5 secondi in una settimana e piomba sul traguardo con un impressionante 19” netti”. E il risultato – aggiunge Notapolitca.it – potrebbe addirittura migliorare nella Manche della Chambre ufficiale”. La gara si chiude con Galopin du Zacapa, “che corre il miglio in 3,2”” e rimane “lontano dal tempo necessario per superare l’ostacolo di sbarramento” e con Non aux Declin, che chiude con il tempo di 2,1”.
Gli ultimissimi risultati giunti riguardano invece la gara valida per la Manche de le Senat, “che si deciderà soprattutto grazie ai tempi dei Grand Prix di Lombardia, Veneto, Sicilia, Puglia e Campania” e che mette in palio sacchi di biada. Ecco i risultati: Maison Libertè 86 sacchi; Bien Comun 150 sacchi; Ipson de la Boccon 28 sacchi; Igor Brick 43 sacchi. “Con questi numeri – concludono Mancia e Bressan – per garantirsi l’oro Bien Comun ha bisogno di chiedere in prestito alcuni sacchi di biada a Ipson de la Boccon oppure Pier le Smacchiateur dovrà intrufolarsi dentro la stalla di Igor Brick e sottrarre un po’ di biada al purosangue cinque volte stellato”.
Ultime dalla corsa al soglio pontificio
L’ultimo flash sulla corsa per l’elezione al soglio pontificio di Youtrend si basa invece sui conteggi del “vaticanista più abbronzato che ci sia, Patrizio Messia”. Secondo i dati che trapelano dal suo istituto “Ecumene Magistero e Gerarchia”, il gioviale cardinale di Piacenza, a capo dello schieramento progressista nella Cappella sistina è accreditato del sostegno di 33-34 cardinali.
L’agiato prelato pelato di Monza e Brianza, si aggiudica invece quattro vescovi in meno, quindi dovrebbe attestarsi tra le 28 e le 29 preferenze. Sempre secondo questi vaticanisti, il bonario cardinale di Piacenza guadagna il podio con 31 cardinali e 5 novizi in totale.
Nuova conferma del “boom” per l’inarrestabile camerlengo di Genova, che dalle rilevazioni del vaticanista Messia supera la quota dei 20 cardinali (per la precisione, tra i 20 ed i 21). “Non è certo se grazie a questo il camerlengo pentastellato sia effettivamente il secondo candidato più votato in assoluto, ma visti i rapporti di forza tra i gruppi che sostengono il pelato prelato, la cosa è quantomeno plausibile”, si legge su Yuotrend.
Cattive notizie per “il serafico cardinale di Milano ex nunzio apostolico a Bruxelles”, e per i suoi due più noti sostenitori, ovvero “il brizzolato vescovo di Bologna e lo slanciato omologo di Montecarlo”. Messi insieme i tre vescovi raccolgono tra i 10 e gli 11 cardinali elettori. Per il “barbuto inquisitore del Sant’Uffizio di Palermo” non si mette molto bene, che è accreditato tra le 3 e le 4 preferenze, “subito sotto la soglia per la scomunica (fissata, ricordiamo, a quattro voti)”.
Nessuna notizia dal fronte Yuotrend invece sui sostenitori dell’”estroso ecclesiarca torinese”, che dopo “la scoperta della sua violazione dell’ottavo comandamento stanno passando un periodo di forte crisi”.