Il fascino sovversivo di Beppe Grillo. Questo il titolo per spiegare, sul Financial Times, i motivi del successo del fondatore del Movimento 5 Stelle, a pochi giorni dalle elezioni italiane.
Il comico che fa campagna politica per il suo movimento è stato definito in vari modi: Cclown” e “uomo più divertente d’Italia”, ma anche “populista, estremista e molto pericoloso”. Lui, invece, ha soprannominato gli avversari: Silvio Berlusconi è “lo psiconano” – ricorda Bintliff – Mario Monti “rigor Montis”. Il suo talento oratorio – sottolinea – gli ha permesso di scuotere il panorama politico italiano, e il suo blog – il più seguito nel Paese – lo ha aiutato a sfruttare la rabbia della gente nei confronti dei corrotti e incanalarla in un movimento popolare.
Bintliff ripercorre poi i momenti più significativi di Grillo attraverso le interviste e i commenti del Financial Times negli ultimi anni: “Stiamo occupando un vuoto, che in posti come la Grecia è stato occupato da nazisti ed estremisti” ha raccontato Grillo, un anno fa, a Guy Dinmore. Ma un editoriale del quotidiano, a ottobre, ricordava che il suo movimento “non offre alcuna soluzione coerente ai problemi dell’Italia”.
