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Il forcing di Obama sui tagli

I tagli alla spesa vanno evitati, ‘rallentano l’economia e riducono l’occupazione’. Il presidente americano Barack Obama fa pressing sui governatori degli stati americani, invitandoli a esortare il Congresso a raggiungere un accordo. All’entrata in vigore dei tagli mancano quattro giorni: il tempo quindi stringe per un’intesa che appare ancora lontana. E che rischia di mettere a rischio la sicurezza americana: ‘le minacce terroristiche, i cyberattacchi e madre natura non spariscono perche’ arrivano i tagli alla spesa’, e’ l’avvertimento del segretario per la sicurezza nazionale, Janet Napolitano, che mette in guardia anche sulla possibilita’ di lunghe code, fino a quattro ore, agli aeroporti.

‘La nostra priorita’ sara’ sempre prevenire gli attacchi terroristici, ma con meno personale e meno fondi non ritengo che potremmo mantenere lo stesso livello di sicurezza in tutto il paese’, aggiunge Napolitano. Un appello che, per ora, non suscita alcuna reazione repubblicana, con i conservatori che sembrano disposti ad accettare anche tagli alla difesa. Le trattative dietro le quinte proseguono ma le distanze fra le due parti, repubblicani da un lato e democratici dall’altro, sono ampie, con i conservatori che sembrerebbero orientati a proporre un progetto per finanziare il governo fino a settembre, facendo slittare i tagli e offrendo piu’ tempo per raggiungere un’intesa. Un’ipotesi, quella di un ritardo, che non piace a Obama.

Un ‘compromesso è essenziale’ per risolvere il nodo dei tagli automatici alla spesa. Tagli che, ‘da soli, non sono una politica economica’ incalza Obama, precisando che la crescita e l’occupazione sono la ‘stella polare, la priorita’ e quello che deve guidare tutte le decisioni’. ‘Gli americani hanno lavorato sodo e a lungo per riemergere dalla crisi. Ora non hanno bisogno che noi ne creiamo un’altra’, aggiunge il presidente, mettendo in evidenza le sue due priorita’ per la crescita: le infrastrutture e l’istruzione. Due idee di cui Obama non si assume la paternita’: ‘in molti le hanno gia’ usate’ anche fra i repubblicani. ‘Ricostruire le infrastrutture non e’ una mia idea, e’ un’idea di tutti’ e consentirebbe di creare lavoro e contare su un sistema di trasporti e comunicazioni migliore. L’altra priorita’ e’ l’istruzione, soprattutto fra i piu’ piccoli: ‘ogni dollaro che investimento nell’istruzione dei bambini ci fara’ risparmiare piu’ avanti sette dollari, aumentando il tasso di laureati, riducendo le gravidanze fra i teenager e anche il crimine’.

Il 1 marzo scatteranno tagli automatici alla spesa per 85 miliardi di dollari solo fino al 30 settembre prossimo. Tagli che sono un’eredita’ dell’accordo sul tetto del debito del 2011 e che erano stati previsti solo come ‘leva’ per spingere il Congresso a un accordo.



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