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Il panettone Bauli mangia i Krumiri

A Natale la trattativa sembrava sul punto di interrompersi, ma i veronesi della Bauli alla fine hanno acquisito la Bistefani, gruppo dolciario piemontese celebre per i suoi krumiri. Con questa operazione il nostro Paese manterrà una componente importante del made in Italy, dando vita ad un gruppo da 500 milioni di fatturato e 1.100 addetti.

La firma è sopraggiunta ieri a conclusione di un percorso di avvicinamento tra i due gruppi iniziato lo scorso settembre, sulla scia delle difficoltà finanziarie della Bistefani. Tra i termini dell’accordo, dovrebbero rientrare i debiti – circa 35 milioni di euro – dello storico biscottificio casalese fondato dalla famiglia Viale nel 1955.

“Lascio ad un amico, Alberto Bauli, con il quale c’è un rapporto di stima da oltre vent’anni”, commenta Alberto Viale, fino a ieri presidente della Bistefani Gruppo Dolciario. 

Il passaggio di consegne tra le due proprietà comincerà lunedì. A Motta, Alemagna, Bauli, Tartufone e Doria unisce ora anche Buondì, Girella, Yo-Yo e Ciocorì. Oltre, appunto, ai krumiri, i biscotti ‘a manubrio’, la forma dei baffi di Vittorio Emanuele II, il primo re d’Italia morto nello stesso anno in cui nasceva la loro ricetta, il 1878.

Prima di stilare il piano industriale del nuovo gruppo, e dare vita alle nuove sinergie, Bauli dovrà verificare gli assetti organizzativi interni. Le sinergie, comunque, saranno notevoli e permetteranno alla multinazionale veneta di destagionalizzare la sua produzione, per metà legata ai prodotti (panettoni e colombe) da ricorrenza.

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