Questa mattina non si sfugge: sia per il direttore della versione cartacea del Fatto Quotidiano, Antonio Padellaro, che per quello della testata online, Peter Gomez, bisogna recuperare gli arretrati sul mondo del porno. Il lunedì tocca riacquistare le energie investite nel fine settimana e riappropriarsi delle informazioni perse qua e là. E non è un caso che Il Fatto Quotidiano, che ringraziamo per questo, decida di puntare sulle inchieste e sugli approfondimenti. Difficile non notarlo in prima pagina con il titolo “Porn you?”, in rosso ovviamente, così come in bella vista sulla home page del sito.
Per chi avesse difficoltà a decifrare le immagini (a tutta pagina) della prima pagina in edicola, il sommario recita: “Tutti i segreti del sesso che entra nelle nostre case con un solo click: le nuove abitudini, il ruolo delle donne che cambia, i rischi per i minori. Mentre l’industria del porno va in crisi e dietro l’angolo ecco arrivare le truffe”.
Per i meno avvezzi alla carta e per i più pigri sopraggiunge l’arte della video-sintesi: porno facile, porno per tutti. Questo il problema. Tre minuti di super ‘inchiesta’ sul Fatto Quotidiano tv dove a parlare della crisi dell’hard sono gli esperti del settore: produttori, attori porno ed escort direttamente dal Festival del sesso di Milano. Anche l’industria del sesso deve fare i conti con l’esplosione del web, le pellicole hard hanno lasciato definitivamente il passo ai video amatoriali caricati su Internet. “Non si vive più di dvd, ma di quello che c’è intorno, così come i musicisti non vivono più di dischi, ma di concerti”, sostiene Matteo “Hardcore”, gestore di un popolare sito a luci rosse. “Fino a qualche anno fa era pieno di stand con dvd – conferma Francesco Malcom, ex attore hard – Ora gli spazi espositivi sono quasi tutti di club”. Ad adeguarsi ai cambiamenti anche le pornodive: “Il mercato sta cambiando. E quindi se non voglio smettere mi devo adeguare anche io – racconta l’attrice di fama internazionale Carla Cox – Quindi sto iniziando a fare degli show su Internet e mi promuovo su Facebook e Twitter, ma ai tempi miei era tutto più facile”.
E non dite che ve lo siete persi. Dal Fatto Quotidiano ce lo avevano anche anticipato come ogni sera con un video del giornalista Alessandro Ferrucci: “E’ cambiato tutto: il sesso, la pornografia fino a pochi anni fa erano nascosti. Negati. Oggi basta un click sul computer per vedere filmati a luci rosse. Per cercare incontri e trovare escort. La tecnologia negli ultimi mesi sta cambiando il nostro rapporto profondo con il desiderio. Ci vediamo in edicola”.
Non vi ci abituate però. Tra inchieste urticanti e tesi puntute, al Fatto non c’è tempo né spazio per occuparsi di questi argomenti. E’ una questione di priorità giornalistiche.