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Il business del futuro? Gli insetti

Convincere i consumatori francesi ed europei ad accettare l’idea di nutrirsi di insetti. E’ la sfida di un giovane imprenditore francese di Tolosa, Cédric Auriol. E gli argomenti nutrizionali non mancano: gli insetti oltre ad essere ricchi di proteine, vitamine e minerali, sono poveri di grassi.
Inoltre, gli studi dimostrano che l’enorme quantità di insetti commestibili produce molti meno gas inquinanti, metano e ossido di nitrato, rispetto a suini e bovini. E, soprattutto, ha bisogno di meno acqua.

Gli insetti, si legge su L’Usine Nouvelle, saranno dunque un’alternativa reale per la produzione di proteine animali a scarso impatto ambientale. A capo di Eap-Group, creata nel 2007, Auriol cerca di sfondare con l’import-export.

Con la marca Micronutris, l’imprenditore dispone già della più grande unità produttiva d’insetti, tutta biologica, destinata all’alimentazione umana in Europa. E uno stabilimento di 650 metri quadrati, intende produrre almeno 15 tonnellate d’insetti quest’anno.

La società però trasformerà l’essenziale della sua produzione in ingredienti base, in collaborazione con la Scuola d’ingegneria di Purpan, per la formulazione di una gamma di barrette energetiche, la cui uscita sul mercato è prevista in autunno. O, per chi non sa resistere alla tentazione, su internet già da ora.



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