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Le maradonate dell’avvocato di Maradona

La battaglia legale tra Maradona e il fisco italiano si arricchisce di altre novità. Dopo che il legale dell’ex Pibe de Oro, Angelo Pisani, si è proclamato vincitore della battaglia del suo assistito con l’Agenzia delle entrate, che pretendeva da Diego circa 40 milioni di euro, è stata la stessa Agenzia a smentire la notizia annunciando di non aver annullato, né dichiarato estinto né modificato il debito che aveva con l’erario italiano.

La risposta di Maradona

Ma Maradona contrattacca con un video-messaggio registrato a Dubai e diffuso ai media: “Io non ho rubato nulla. Se ho sbagliato è stato per altre cose. Voglio tornare a Napoli, liberamente. Non hanno prove per perseguirmi o perseguitarmi. Io chiedo a tutti i politici italiani che guardino bene chi sta dietro tutto questo. Mi stanno rubando la possibilità di rivedere la gente di Napoli che io amo”, aggiunge l’ex campione azzurro. Io non sono un evasore, non lo sono mai stato perché ho solo giocato al calcio. Non posso tornare liberamente a Napoli con tranquillità e questo non è giusto”.

Nel frattempo il debito di Maradona nei confronti del fisco italiano è aumentato. La commissione tributaria provinciale di Napoli ha infatti dichiarato inammissibile il ricorso presentato dall’ex campione argentino, condannandolo a pagare il rimborso delle spese dell’Agenzia delle Entrate e di Equitalia per complessivi 2mila euro, che vanno ad aggiungersi ai 40 milioni che il fisco chiede al Pibe de oro.

Un trionfo per l’avvocato?

Ma Pisani oltre a difendere l’ex calciatore dal fisco italiano, è anche candidato alle prossime elezioni politiche nella lista da lui stesso fondata “Liberi per una Italia equa”, che appoggia il centrodestra di Berlusconi. E per molti dietro l’annuncio dell’assoluzione del Pibe de Oro nella battaglia con l’Agenzia delle Entrate ci sarebbe il trionfo del suo avvocato, dichiaratamente contro la società di riscossione.
Secondo la ricostruzione fatta dal Fatto Quotidiano Pisani, con una formazione politica dichiaratamente anti-Equitalia (il suo movimento doveva chiamarsi “Liberi da Equitalia” ma la dicitura è stata bocciata dal ministero dell’Interno) “potrà – legittimamente – spendere questa sentenza in campagna elettorale, ricavandone nella Napoli perdutamente innamorata di Maradona un consenso forse pari a quello che B. spera di ottenere con l’acquisto di Balotelli al Milan. Tutti voti che alla fine confluiranno nella coalizione del Cavaliere”, si leggeva sul quotidiano alla notizia dell’assoluzione.

Ma chi è Pisani?

Pisani è noto soprattutto per la sua irrefrenabile smania di visibilità: “Unisce il talento di avvocato a una indubbia capacità di farsi illuminare dai riflettori della cronaca, tra una gragnuola di comunicati stampa e roventi iniziative. Senza paura di assumere posizioni discutibili e scomode”, scrive  Vincenzo Iurillo del Fatto. Presidente della municipalità di Scampia alla periferia di Napoli e di Noi Consumatori, associazione in difesa dei diritti dei cittadini, Pisani recentemente si è rifiutato di concedere alla casa di produzione Cattleya le autorizzazioni all’uso dei luoghi di Scampia per girarvi la fiction Sky Gomorra, lamentando uno sfruttamento strumentale di Napoli e in particolare del quartiere degradato. La polemica ha coinvolto il sindaco arancione Luigi De Magistris (sostanzialmente d’accordo con Pisani) e lo scrittore Roberto Saviano, consulente della casa di produzione Sky, che invece ha parlato di censura.

E a proposito di visibilità elettorale, l’avvocato ne aveva già avuta parecchia con lo strafalcione messo in risalto dal quotidiano La Repubblica che non ha potuto non notare la mancanza dell’apostrofo sul manifesto della sua candidatura: “Liberi da Equitalia per un Italia equa”.


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