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Ecco le previsioni della stampa estera sulla successione del Papa

Le dimissioni del Papa sono state uno shock anche a livello informativo. La notizia ha sorpreso tutti. La stampa internazionale non si è soffermata in giudizi o valutazioni sulla scelta ma sulla delicata situazione nella quale Benedetto XVI lascia la Chiesa. A una settimana da questo fatto storico, le previsioni sono tante, di carattere geografico e generazionale. Il mondo intero guarda al futuro e alla decisione che prenderà il Conclave, sicuramente anticipato prima del 15 marzo.

Il quotidiano francese Le Monde si chiede, appunto, come potrà essere anticipato il Conclave: “La Chiesa di Francia attende un Papa che trascenda le divisioni”, ha scritto. Intanto, Le Nouvel Observateur pubblica un’intervista a Mgr Podvin, portavoce della Conferenza dei vescovi francesi. Le nuove tecnologie irrompono sulla prima pagina di Le Point che titola: “I cardinali privati di Twitter”, in riferimento al divieto imposto dalla Santa Sede durante il Conclave. Secondo Le Parisien, invece, le speculazioni sul successore vanno dall’italiano Angelo Scola al brasiliano Odilo Pedro Scherer fino al ghanese Peter Turkson.

L’inglese The Times sceglie le zone d’ombra e scrive sul caso del cardinale Mahony, accusato di aver coperto lo scandalo pedofilia ma parteciperà lo stesso al prossimo Conclave. Il quotidiano spagnolo El País pubblica un’intervista al cardinale Julian Herranz, a capo della commissione di inchiesta per lo scandalo Vatilekas. Nel colloquio, Herranz ha detto che “età, salute e conoscenza delle lingue sono fattori importanti per il futuro pontefice”. Accanto, un commento apre la polemica con il titolo: “I giovani e le donne, senza voce al Conclave” dove si aggiunge che “una Chiesa che esclude metà dei suoi membri non ha futuro”.

Negli Stati Uniti il Washington Post titola “Perché il prossimo papa dovrebbe provenire dal Sud del pianeta” e analizza la “disconnessione geografica tra le autorità ufficiali e la vitalità demografica della Chiesa cattolica e ciò si riflette drammaticamente nella composizione dei 117 cardinali elettori: 62 sono europei, 14 nordamericani. Solo un terzo proviene da Asia, Africa, America Latina”.

La Cnn, invece, si chiede se Benedetto XVI, dopo il 28 febbraio, “possa essere teoricamente processato” per lo scandalo pedofilia, mentre il New York Times definisce “una benedizione” l’eventuale anticipazione del Conclave, che porrebbe fine allo tsunami mediatico sulle dimissioni di Ratzinger.

Los Angeles Times sottolinea le differenze tra l’arcivescovo Roger Mahony, attento a immigrati e diritti dei lavoratori  – soprannominato “Hollywood” da Giovanni Paolo II per la sua esposizione mediatica – e il suo successore José Gomez, “silente promotore delle voci più conservatrici e dell’evangelizzazione”.



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