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A Matteo Renzi gli 8 punti di Bersani non bastano

A Matteo Renzi gli otto punti con cui Pierluigi Bersani presenterà il suo governo non bastano. E lancia il nono punto: l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti.

Ospite di Fabio Fazio a Che Tempo che fa, il sindaco di Firenze ha spiegato: “Gli otto punti del Pd vanno bene anzi ne aggiungo un altro: aboliamo il finanziamento pubblico ai partiti, non è un atto di demagogia ma un atto di serietà. Non è demagogia ma rimettersi in sintonia con il Paese”.

Pessimista su Bersani

Non sono tante le speranze secondo Renzi che il tentativo di Bersani riesca: “Speriamo che ce la faccia, io non sono molto ottimista ma spero di aver torto”. In caso di fallimento l’alternativa è il ritorno alle urne: “Non credo alla possibilità di un governo pd-pdl, almeno in un governo politco. La soluzione migliore in un Paese normale è che il giorno dopo le elezioni sai chi ha vinto”.

Grillo e il scilipotismo

Renzi raccomanda poi al suo partito di non cadere nella tentazione del “scilipotismo”: “Ha vinto Bersani, ha avuto il diritto di provarci, il mio atteggiamento è stato di assoluta lealtà in un paese affetto da scilipotismo, che è il cambiare casacca. Non vorrei che lo scilipotismo diventasse la caccia al grillino: adotta un grillino che passa – ha aggiunto il sindaco di Firenze – perchè lo abbiamo contestato quando lo facevano altri”.

A favore delle primarie

Renzi si dichiara poi “assolutamente” a favore delle primarie nel Pd se si dovesse andare al voto anticipato a giugno prossimo. A Fabio Fazio, che gli ha chiesto se ci sarebbe tempo per le primarie in caso di voto a giugno, Renzi ha replicato: “Assolutamente sì. Il tema delle primarie è fondamentale”. E in questo il Pd deve imparare da Grillo: “Nel Movimento 5 stelle di bello c’è che con la partecipazione popolare sta facendo passare un messaggio che il cittadino, anche attraverso il suo contributo con le mail, è importante. Il Pd questa cosa l’ha fatto, poi si è un po’ fermato”. La prossima volta però, avverte “Matteo”: “Le primarie le facciamo aperte”.

Se c’era Renzi…

Il sindaco poi affronta con ironia uno dei tormentoni post-elettorali da cui è nato anche un sito campione di click, “se c’era Renzi”: “È insopportabile viver di rimpianti, è difficile dire che cosa sarebbe successo. A Firenze si dice: se mia nonna avesse le ruote sarebbe un carretto”.

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