Skip to main content

Berlusconi e i magistrati, nuovo round

Un nuovo giorno di battaglia. Continua la scontro tra Silvio Berlusconi e il Pdl da una parte, il tribunale di Milano e la magistratura dall’altra.

 Visita fiscale per Berlusconi

I giudici della Corte d’appello di Milano hanno disposto la visita fiscale per il Cavaliere. La richiesta era stata avanzata dal sostituto pg, Laura Bertolè Viale, per verificare se i problemi alla vista dell’ex premier rappresentino un impedimento “assoluto” a presenziare all’udienza del processo sui diritti tv Mediaset.

Accogliendo la richiesta dell’accusa, i giudici della Corte d’appello hanno deciso quindi di inviare due medici specialisti in malattie degli occhi all’ospedale San Raffaele, dove da ieri è ricoverato Berlusconi.

I medici fiscali hanno accertato che l’ex premier non ha alcun impedimento ad essere presente al processo. I giudici hanno invitato quindi i difensori di Berlusconi a prendere la parola per le arringhe, nonostante gli avvocati abbiano presentato istanza di ascoltare in aula i medici che hanno effettuato la visita al Cavaliere

Lo sdegno del Pdl

Peresecuzione vergognosa è il ritornello da parte di tutto il Pdl che difende il suo leader e prepara la manifestazione annunciata contro “una magistratura politicizzata” il 23 marzo. Angelino Alfano, a margine del workshop Ambrosetti, ha risposto no a chi gli chiedeva se il Pdl pensasse a dimostrazioni dannunziane contro la magistratura: “Ma noi andremo in piazza e faremo con tutte le nostre forze ogni rimostranza per evitare che una parte della magistratura politicizzata vada contro la sovranità popolare”. “Berlusconi è il leader politico italiano più votato negli ultimi 20 anni – ha proseguito Alfano – la nostra è una democrazia matura che non può pensare che sia un pezzo di magistratura politicizzata che per vie giudiziarie intende eliminare il leader più votato dal popolo italiano in questi anni”.

“L’attacco ai magistrati sfida la Costituzione”

“Qualsiasi generalizzazione, qualsiasi attacco alla magistratura, idea di manifestazioni dirette contro di essa, costituiscono una sfida ai principi che sono fondamento della nostra Costituzione e delle democrazie mature”. Dal leader dell’Anm, Rodolfo Sabelli, è arrivata una nuova risposta alle parole e alle iniziative annunciate da Berlusconi e da tutto il Pdl.

“Il principio di autonomia e di indipendenza della magistratura è non soltanto uno dei principi fondamentali ai quali s’ispira l’azione dell’Anm, ma – ha detto ancora Sabelli intervenendo ad un convegno organizzato a Catania dalla corrente di Unicost – è uno dei principi fondamentali della nostra Costituzione e, aggiungerei, di qualsiasi sistema democratico maturo. Noi difendiamo e difenderemo sempre questi principi che non sono fine a se stessi. Non difendiamo dei privilegi della magistratura: sono delle realizzazioni, dei principi strettamente collegati al principio di eguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge”.

 

 

 



×

Iscriviti alla newsletter