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Come Pechino rafforzerà i controlli anti smog

La Cina raddoppierà il numero di città monitorate per inquinamento atmosferico. Stando a quanto riferito oggi dal viceministro per l’Ambiente, Wu Xiaoqing, Pechino diffonderà entro la fine dell’anno i dati sulla concentrazione di PM2,5, le particelle più temute per la salute umana, riguardanti 190 città, contro le 74 dello scorso gennaio.

L’iniziativa “garantirà una efficace misurazione per consentire ai governi locali di affrontare meglio l’inquinamento atmosferico”, ha sottolineato il viceministro a margine della sessione annuale del Parlamento. I leader cinesi hanno affermato in più occasioni l’importanza di ridurre lo smog, ma la responsabilità di ridurre le emissioni ricade sui funzionari locali.

L’iniziativa aiuterà anche le persone “a conoscere la qualità dell’aria locale in modo tempestivo, affidabile e accurato”, ha aggiunto Wu, ricordando che il governo si è fissato l’obiettivo di ridurre del 6% la densita del PM2,5 entro il 2015, rispetto ai livelli registrati nel 2010 in zone come Pechino e siti industriali sui delta dei fiumi Pearl e Yangtze.

L’inquinamento atmosferico delle metropoli cinesi è causato dalla combustione del carbone usato negli impianti industriali e nelle centrali termiche, così come dall’aumento della circolazione automobilistica.



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