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La denuncia dei Fratelli musulmani egiziani contro l’Onu

I Fratelli musulmani egiziani hanno denunciato come anti-islamico un documento Onu contro la violenza sulle donne, che dovrebbe essere approvato oggi. Secondo l’organizzazione, la dichiarazione contiene articoli “che contraddicono principi dell’islam e minano la morale islamica”; se venisse ratificata, hanno aggiunto, “porterebbe alla totale disintegrazione della società”.

Il movimento si oppone all’approvazione di norme universali per contrastare la violenza contro le donne, invitando le organizzazioni femminili “a impegnarsi a rispettare la religione e la morale delle loro comunità e a non farsi ingannare da appelli fuorvianti a una modernità decadente e dal cammino di un’immoralità sovversiva”. I Fratelli musulmani hanno ammonito sul rischio della “decadenza imminente sul nostro mondo” qualora la dichiarazione Onu venisse ratificata.

I Fratelli musulmani si sono detti contrari ai 10 punti cruciali del testo, tra cui “la piena eguaglianza nel matrimonio”, “la cancellazione della richiesta di consenso da parte del marito per quanto riguarda viaggi, lavoro e uso del contraccettivo”, così come il riconoscimento “alle moglie del diritto di denunciare il marito per stupro o aggressione sessuale”.

Secondo l’organizzazione islamica, il documento Onu fornisce alla società “gli strumenti distruttivi per minare la famiglia”, come “riconoscere alle ragazze la piena libertà sessuale” e “fornire contraccettivi alle adolescenti e insegnargli a usarli”.

Alcune fonti diplomatiche, Vaticano, Iran e Russia hanno chiesto di modificare la dicitura del comunicato finale del documento in cui si afferma che religione, tradizioni e costumi non devono essere usate come una scusa per minare l’obbligo dei governi a contrastare la violenza.



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