Skip to main content

Ecco chi sono i cardinali papabili

Nessuna comunicazione dalla Cappella Sistina, niente sms o Twitter, a cui pure molti cardinali sono iscritti, niente bollettini della sala stampa della Santa Sede. Il rito del Conclave, con 115 cardinali tagliati fuori dal mondo, si svolge uguale da secoli, anche nell’epoca della comunicazione digitale.

È il Conclave 2.0 ma a parlare è sempre solo il comignolo rosso installato sul tetto della Cappella Sistina. La fumata nera, decisamente nera, è arrivata ieri alle 19:41, dopo il primo scrutinio andato a vuoto, ma in piazza San Pietro, col passare della serata, si era riunita una bella folla nella speranza che venisse eletto il 266esimo Pontefice romano al primo giorno di Conclave. Dopo le dimissioni di un Papa, del resto, nulla è più escluso. Hanno sfidato la pioggia sotto gli ombrelli, attendendo quasi due ore, fedeli, curiosi, giornalisti e telecamere di tutto il mondo. Poi, dopo la fumata nera (invisibile a occhi nudi, percepita solo dai maxi-schermi nel colonnato berniniano) la folla si è dispersa velocemente.

Con gli occhi appesi al comignolo della Santa sede in attesa della fumata di questa mattina ecco un viaggio tra i cardinali papabili.

Il prossimo Papa secondo i cardinali
Su tutti i giornali italiani e internazionali impazza il “toto-papa”: Scola, Scherer, Dolan, Ouellet, Turkson e Schonborn sono alcuni tra i nomi più ricorrenti. Ma sarà lo Spirito Santo a scegliere il nuovo Papa. E guardando alle diverse idee dei 115 cardinali che si riuniranno in conclave, lo Spirito Santo avrà parecchio da fare. Carrellata ragionata delle esternazioni, più o meno sorprendenti, dei cardinali

La mappa dei papabili
I ratzingeriani, gli italiani, gli Ordini religiosi, il partito nord americano, la Chiesa emergente e i kingmaker. Geografia di nomi e relazioni in vista del Conclave

Le scommesse su Scola Papa
I bookmaker hanno provato ad “anticipare” la decisione dei 115 cardinali e ad eleggere anzitempo il nuovo Papa: è l’arcivescovo italiano Angelo Scola, a 3.00, l’indiziato numero uno in lavagna all’incoronazione mentre il cardinale ghanese Peter Turkson a 5.00 e il cardinale italiano Tarcisio Bertone a 6.00 seguono di un soffio in graduatoria. Leggi qui

Il Ratzinger che non c’è
Di certezze, al Conclave che eleggerà il successore di Benedetto XVI, ce ne sono poche.
Forse solo una: che non esiste, al contrario di quanto accadde nel 2005, un candidato che spicca. Non c’è, insomma, un nuovo Ratzinger entrato e uscito Papa dalla Cappella Sistina. Il perché e la rosa dei papabili secondo Iacopo Scaramuzzi.

Il papa preferito dai manager italiani
Secondo i manager italiani, sarebbe questo il candidato ideale per la successione a Benedetto XVI:  Età fra 50 e 60 anni, proveniente dai Paesi emergenti, dotato di grande leadership e carisma, legato ai giovani. In più: multimediale, aperto a culture diverse, globetrotter, innovatore, poliglotta, sportivo, più simile al Presidente di una grande multinazionale. Ecco chi sono per loro i candidati ideali 



×

Iscriviti alla newsletter