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Gli attacchi di Gorbačëv contro Putin

Continua la guerra (verbale) tra Michail Gorbačëv e il presidente russo Vladimir Putin. In una intervista alla Bbc, il padre della “perestroika” ha denunciato le leggi approvate dal Cremlino qualificandola come un “attacco ai diritti dei cittadini”. Ma ha anche puntato il dito contro l’entourage del leader russo, sostenendo che è pieno di “ladri e corrotti”. “Se le cose non cambiano, la Russia continuerà ad andare alla deriva come un iceberg nell’Artico”, ha detto Gorbačëv.

Secondo l’ultimo presidente dell’Urss, Putin è molto teso e preoccupato: “Non tutto va bene. Penso che dovrebbe cambiare il suo stile e fare qualche aggiustamento al regime”, ha detto Gorbačëv.
L’ex presidente è sconcertato dalla raffica di leggi controverse approvate dopo il ritorno dell’ “uomo forte”. Misure come le multe contro le manifestazioni non autorizzate, le sanzioni per diffamazione, l’obbligo per le ong che ricevono fonti esteri a definirsi “agente straniero”, l’estensione del concetto di tradimento e le limitazioni sul web. Una serie di eccessi che hanno spinto all’ong Hwr a definire Putin come “la peggior repressone politica in Russia dal crollo dell’Urss”.



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