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Chi ha guadagnato di più con la guerra in Iraq

La guerra in Iraq si è rivelata molto più costosa di quanto era stato ipotizzato subito dopo l’invasione, il 19 marzo 2003: gli Stati Uniti hanno finora pagato almeno 138 miliardi di dollari per dare in appalto contratti per la sicurezza privata, la logistica e la ricostruzione. Secondo un’analisi del Financial Times, le società appaltatrici americane e straniere hanno ricavato enormi guadagni dal conflitto, con le maggiori dieci che si sono assicurate contratti per almeno 72 miliardi di dollari.

Il caso Kbr

A trarre i maggiori benefici, con appalti federali per 39,5 miliardi in dieci anni, è stata Kbr, in precedenza nota come Kellogg Brown and Root ed ex controllata di Halliburton, la società che era un tempo guidata da Dick Cheney, ex vicepresidente di George W. Bush.

Le società straniere

Tra le straniere, ampi guadagni per la kuwaitiana Agility Logistics e Kuwait Petroleum Corporation, controllata dal Governo dell’emirato: si sono aggiudicate contratti rispettivamente per 7,2 e 6,3 miliardi. “Sono numeri sconcertanti”, ha detto la senatrice democratica Claire McCaskill, accesa sostenitrice della necessità di maggiori controlli sugli appalti. Anche se le truppe hanno lasciato l’Iraq nel dicembre 2011, nel Paese sono presenti ancora 14.000 dipendenti delle società appaltatrici, compresi 5.500 addetti alla sicurezza.

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