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I numeri del Conclave

Sono 115, esattamente come nel 2005, i cardinali elettori che domani entrano nella Cappella Sistina per eleggere il successore di Benedetto XVI.

I cardinali elettori, in realtà, sono 117, ma due di essi hanno deciso di non venire: si tratta dell’arcivescovo emerito di Giakarta, il gesuita Julius Riyadi Darmaatmadja, e dello scozzese Keith O’Brien, che ha comunicato la scelta di non venire a Roma, contestualmente alle dimissioni da arcivescovo di Edimburgo, dopo essere stato travolto dallo scandalo delle molestie sessuali ad alcuni giovani sacerdoti. Il collegio cardinalizio risulta composto oggi da 207 cardinali, dopo la morte, avvenuta l’ultimo giorno di Pontificato di Benedetto XVI il 28 febbraio, del cardinale francese Jean Honoré, all’età di 92 anni. Tra di essi, appunto, 117 elettori e 91 ultraottantenni.

Dei 117 cardinali elettori 50 sono stati creati da Giovanni Paolo II, mentre 67 sono stati creati da Benedetto XVI. I ‘ratzingeriani’, insomma, hanno la maggioranza. Con 115 elettori, per eleggere il prossimo Papa saranno necessari almeno 77 voti, ossia i due terzi della Cappella Sistina. Dei 115, 60 sono gli europei (erano 58 otto anni fa), di cui 28 gli italiani (erano 20). Dalla Penisola verranno 19 cardinali curiali o ex curiali, come Angelo Amato, Ennio Antonelli, Giuseppe Bertello, Tarcisio Bertone, Domenico Calcagno, Francesco Coccopalmerio, Angelo Comastri, Velasio De Paolis, Raffaele Farina, Fernando Filoni, Giovanni Lajolo, Francesco Monterisi, Attilio Nicora, Mauro Piacenza, Gianfranco Ravasi, Giovanni Battista Re, Paolo Sardi, Antonio M. Vegliò e Giuseppe Versaldi. Nonché nove pastori o emeriti di Chiese particolari come Angelo Bagnasco, Giuseppe Betori, Carlo Caffarra, Severino Poletto, Paolo Romeo, Angelo Scola, Crescenzio Sepe, Dionigi Tettamanzi, Agostino Vallini. I latinoamericani saranno invece 19 (erano 21 nel 2005), mentre i nordamericani assommeranno a 14 (come nel 2005), 11 dei quali vengono dagli Stati Uniti e tre dal Canada. Gli africani saranno in 12 (erano 11) e gli asiatici in 10 (come otto anni fa). Uno solo sarà il cardinale proveniente dall’Oceania (erano due).

Nel Conclave le nazioni più rappresentate, dopo l’Italia, sono gli Stati Uniti con 11 cardinali (come nel 2005), e cioè i curiali o ex-curiali Raymond L. Burke, James M. Harvey, William J. Levada, e i pastori o emeriti di diocesi Daniel N. DiNardo, Timothy M. Dolan, Eugene F. George, Roger M. Mahony, Edwin FO’Brien, Sean P. O’Malley, Justin F. Rigali, Donald W. Wuerl. La Germania con 6 porporati (come nel 2005), e cioè gli ex curiali Paul J. Cordes e Walter Kasper, e i pastori Karl Lehmann, Reinhard Marx, Joachim Meisner, Rainer M . Woelki. Il Brasile con 5 (erano 4), e cioè il curiale Joao Braz de Aviz e l’ex Claudio Hummes, e i pastori o emeriti Geraldo M. Agnelo, Raymundo Damasceno Assis e Odilio P. Scherer.

A seguire si trova la Spagna con 5 (erano 6), e cioè i curiali Santos Abril y Castello e Antonio Canizares Llovera, e i pastori o emeriti Carlos Amigo Vallejo, Lluis Martinez Sistach e Antonio M. Rouco Varela. L’India con 5 (erano 3), e cioè l’ex curiale Ivan Dias e i pastori George Alencherry, Oswald Gracias, Basileios C. Thottunkal e Telesphore P. Toppo. La Francia con 4 (erano 5), e cioè il curiale Jean Louis Tauran, e i pastori Philippe Barbarin, Jean-Pierre Ricard e André Vingt-Trois. La Polonia con 4 (erano 3), e cioè i curiali Zenon Grocholewski e Stanislaw Rylko e i pastori Stanislaw Dziwisz e Kazimierz Nycz.
Con l’autoesclusione dello scozzese Keit O’Brien, il Regno Unito non sarà rappresentato.

Il numero di appartenenti ad ordini religiosi è di 20 cui va aggiunto un porporato dell’Opus Dei (il peruviano Juan L. Cipriani Thorne). Tra loro 4 i salesiani (gli italiani Amato, Bertone e Farina con l’honduregno Oscar A. Rodriguez Maradiaga), quattro i francescani (Sean O’Malley, Amigo Vallejo, Hummes e il sudafricano Wilfried Fox Napier), due i gesuiti (l’argentino Jorge M. Bergoglio e l’indonesiano Julius R.Darmaatmadjia) e i domenicani (l’austriaco Christoph Schonborn e il boemo Dominik Duka). Nel prossimo Conclave i cardinali più giovani saranno l’indiano Thottunkal (54 anni a giugno), il filippino Luis A.Tagle (56 anni a giugno), i tedeschi Woelki (57 anni ad agosto) e Marx (60 anno a settembre), l’olandese Willem Jacobus Eijk (60 anni a giugno), l’ungherese Peter Erdo (61 anni a giugno). Mentre i più anziani saranno Sandoval Iniguez, Poletto e Walter Kasper, che ha già compiuto ottant’anni, ma dopo l’avvio della sede apostolica vacante lo scorso primo marzo, ed è dunque l’unico ultraottantenne ad entrare in Cappella Sistina.

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