I nuovi F35, ordinati anche dall’Italia, non sono i “migliori caccia possibili” come li ha definiti il costruttore, la Lockheed Martin: secondo un rapporto del Pentagono, ripreso dallo Spiegel Online, potrebbero essere addirittura meno sicuri di quelli delle generazioni precedenti già in servizio.
Il rapporto del Department of Defence denuncia in primis una serie di gravi difetti strutturali, in parte non eliminabili.
Attribuisce inoltre all’apparecchio una pessima visibilità posteriore, tale che in duello con i “vecchi” F15, F16 e F18 ma anche con i russi Sukhoi 30 e i cinesi J-10, il pericolo di venire abbattuto sarebbe alto.
Ma non è finita: i difetti sembrano estendersi anche al display nel casco di volo e al radar che in alcuni voli di collaudo si è rivelato incapace di avvistare e inquadrare i bersagli o si è addirittura spento. Infine il Pentagono denuncia i tempi di manutenzione troppo lunghi per assicurare una piena operatività del velivolo oltre ad essere stata confermata l’insufficiente protezione dell’aereo dal rischio di fulmini.
I dubbi sull’F35 al momento hanno già contagiato la Turchia che ha rinviato di un anno l’acquisto dei primi due apparecchi sui 100 che ne ha previsto di acquistare.