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Il nuovo governo di Netanyahu

Benjamin Netanyahu ha formalmente informato ieri sera a Gerusalemme il presidente israeliano Shimon Peres di avere formato il nuovo governo dopo 40 giorni di trattative tortuose con i potenziali alleati di coalizione, garantendosi un terzo mandato come primo ministro. “Come sa, sono riuscito a formare il governo”, ha affermato “Re Bibi”, citato dall’ufficio di Peres, durante l’incontro.

“Mi hai incaricato e ce lo fatta”, ha aggiunto Netanyahu. Oggi scadeva il tempo ultimo per la formazione del nuovo governo dopo le elezioni del 22 gennaio scorso. La nuova squadra è stata completata a pochi giorni dalla storica visita del presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, atteso nello Stato ebraico la settimana prossima.
“E’ stata una grande fatica formare il governo e mi congratulo per avercela fatta in tempo”, ha commentato Peres, secondo un comunicato, augurando “buona fortuna” al nuovo esecutivo conservatore.

Obama non ha tardato a inviare le sue congratulazioni e ad annunciare di essere pronto a “lavorare a stretto contatto” con il nuovo governo Netanyahu. “Il presidente Obama non vede l’ora di lavorare a stretto contatto con il primo ministro e il nuovo governo per affrontare le molte sfide che ci aspettano e far avanzare i comuni interessi di pace e sicurezza”, ha affermato il portavoce della White House, Jay Carney, in un comunicato.

Due giorni fa Netanyahu ha firmato un accordo di coalizione con il centro destra e la destra nazionalista religiosa: sono stati sottoscritti accordi con il partito centrista Yesh Atid e quello di estrema destra HaBayit HaYehudi (Casa Ebraica), cruciali per costruire un governo con una maggioranza in un parlamento composto da 120 seggi.



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