Skip to main content

Sulla Tav il Vaffa di Fassino ai Pd in salsa Grillo

Sulla Tav “la mia posizione corrisponde a quella del Pd provinciale e nazionale. Le posizioni personali ovviamente sono legittime”. E’ questa la posizione del sindaco di Torino, Piero Fassino, ribadita in Consiglio comunale.

“Opera strategica ed essenziale”

Secondo il sindaco, l’Alta Velocità Torino-Lione “è un’opera di natura strategica, un’infrastruttura di sviluppo ed essenziale. Un asse che va dall’atlantico a Mosca e il cui tracciato – ha sottolineato Fassino – è stato rivisitato raccogliendo le istanze portate, tanto che molti di quelli che erano contrari oggi sono favorevoli”. Occorre quindi “proseguire dando seguito ad accordi internazionali”.

“Posizioni individuali non cambiano la linea del Pd”

Il primo cittadino chiarisce che “posizioni individuali diverse” sulla Tav “non rappresentano un mutamento di scelta e di linea politica”, facendo riferimento alla partecipazione alle iniziative No Tav di sabato, in Val di Susa, di esponenti del Pd, come la senatrice Laura Puppato o il sindaco di Bari Michele Emiliano. “Che alla manifestazione di sabato decidano di partecipare esponenti di questa o quella forza politica con proprie posizioni, diverse da quella che la forza politica cui appartengono esprime – osserva il primo cittadino – fa parte dei diritti di libertà che la Costituzione prevede per ciascuno. E’ una scelta individuale, personale, assolutamente libera – ha aggiunto – di cui prendere atto, purché sia chiaro che posizioni individuali diverse non rappresentano un mutamento di scelta e di linea politica”. Proprio la partecipazione di Puppato ed Emiliano ha portato alla forte divisione interna nel Partito Democratico.

“C’è un deficit di informazione”

Secondo Fassino “nella partecipazione di esponenti che vengono da lontano pesa un deficit di informazione piuttosto alto. Quando, infatti, leggo certe dichiarazioni o interventi mi accorgo che si continua a parlare della Tav del 2004. Mi pare, infatti, ci sia l’assoluta non conoscenza del fatto che dal 2004 ad oggi, grazie al lavoro dell’Osservatorio, si è svolta una continua azione di ascolto, di interlocuzione, di dialogo con la Valle e si è ridefinito il progetto in ragione tale da accogliere molte di queste istanze. Di questo, mi pare, che nel dibattito politico e giornalistico nazionale si continua a non tenere conto. C’è una rappresentazione che, secondo me, è spesso astratta e disinformata di quelli che sono gli sviluppi di questa vicenda”.

Il sindaco rileva che “sulla vicenda Tav pesa spesso una lettura di natura ideologica che non ha nulla a che vedere né con la Val di Susa, né con l’opera. Un pezzo del movimento No Tav è contro la Tav come simbolo di qualsiasi infrastruttura, come simbolo di qualsiasi investimento. E’ un no a priori ed ideologico prescindendo che la Tav si faccia in Val di Susa piuttosto che da un’altra parte. Non è un no sul tracciato o sul merito dell’opera, è un no di principio contro le infrastrutture perchè c’è una lettura, che non condivido e ritengo di arretramento culturale, di chi pensa che qualsiasi investimento infrastrutturale di grande scala è un rischio in sé. Se l’umanità avesse pensato questo dal tempo di Adamo ed Eva ad oggi – conclude Fassino – non avrebbe mai compiuto i progressi che ha compiuto”.

 

 



×

Iscriviti alla newsletter