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Indagati e arrestati per l’indagine sulla sanità in Lombardia

La Direzione Investigativa Antimafia di Milano, nell’ambito di una indagine su episodi di corruzione connessi ad appalti e forniture di aziende ospedaliere della Lombardia, questa mattina ha eseguto numerose perquisizioni, anche all’estero, e arresti presso abitazioni, imprese e strutture sanitarie lombarde in altre regioni.

Gli arrestati

Tra i sette arrestati dalla Dia di Milano per presunte tangenti nella sanità c’e’ Leonardo Boriani, giornalista, ex direttore della Padania. In carcere tre imprenditori e l’ex consigliere regionale lombardo Massimo Guarischi. Tra le aziende ospedaliere coinvolte il San Paolo di Milano, l’Istituto nazionale tumori e l’Asl di Cremona.

Gli indagati

Ci sono una ventina di indagati nell’ operazione della Dia di Milano che ha portato anche all’arresto di tre imprenditori che appartengono alla famiglia Lo Presti, titolare della Hermex Italia, di Cinisello Balsamo, specializzata in fornitura di macchinari ospedalieri. Gli arresti sono stati eseguiti su richiesta del pm della Dda di Milano Claudio Gittardi.

L’indagine

L’indagine della Direzione Investigativa Antimafia di Milano – spiegano gli investigatori – ha fatto luce su gravi e diffusi episodi di corruzione nel mondo della sanità lombarda e vede coinvolte una ventina di persone tra imprenditori e pubblici funzionari.

Le perquisizioni

Sono più di 50 le perquisizioni in corso dirette ad acquisire riscontri documentali ai fatti accertati.
I dettagli dell’operazione saranno illustrati in una conferenza stampa che si terrà alle 11.30, nel Centro operativo Dia di Milano dove sara’ presente anche il direttore nazionale Arturo De Felice.

I nomi

Tra le tredici persone indagate per numerosi episodi di corruzione connessi ad appalti per forniture ospedaliere lombardi ci sono anche Carlo Lucchina, già direttore generale della sanità lombarda, Danilo Gariboldi, direttore generale dell’ospedale Millino Millini di Chiari (Brescia), Simona Mariani, direttore generale dell’ospedale di Cremona, Girolamo Corno, direttore generale dell’Istituto Tumori di Milano, Giuseppe Barteselli, dirigente dell’ospedale San Gerardo di Monza e Alessandro Pedrini, già dipendente della Regione Lombardia.

Che cosa dice la Dia

Secondo quanto riferisce la Direzione investigativa antimafia “dalle complesse e lunghe investigazioni è emersa una ramificata rete di complicità nel mondo sanitario e istituzionale, con gravi e diffusi episodi di corruzione nell’ambito di vari appalti tra cui: quello per la manutenzione per le apparecchiature elettromedicali dell’ospedale San Paolo di Milano, per i servizi di radiologia presso l’azienda ospedaliera della Valtellina e della Val Chiavenna (Sondrio) e per l’installazione di sofisticati macchinari per la diagnosi tumorale presso l’Istituto nazionale Tumori di Milano e presso l’azienda ospedaliera di Cremona”.



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