Seconda giornata oggi di Congregazioni per i Cardinali, giunti in questi giorni a Roma in vista del Conclave chiamato ad eleggere il successore di Benedetto XVI al Soglio Petrino.
A farsi sentire più di tutti sono i porporati a stelle e strisce, a partire dalla loro macchina della comunicazione perfettamente oliata. Insomma fanno domande “come accadrebbe ad un vero giornalista”, commenta il vice-direttore di Libero, Franco Bechis, in un articolo dell’edizione odierna del quotidiano.
Sarebbero i cardinali stranieri in genere a complicare i progetti dei cardinali italiani chiedendo ad esempio di essere illuminati sullo scandalo di Vatileaks. E a sorpresa arrivano domande molto dettagliate anche sulla situazione passata e attuale dello Ior. A cominciare dall’allontanamento di Ettore Gotti Tedeschi. “Una cosa mai accaduta nei pre-conclavi – scrive Bechis – e che ha fatto sudare freddo il segretario di Stato uscente Tarcisio Bertone che come camerlengo sta guidando i lavori delle congregazioni”.
La richiesta più pesante è giunta dagli americani, ritenuti dal vice-direttore di Libero come i veri protagonisti di questo Conclave: “E’ arrivata una formale richiesta di una versione sotto giuramento dei reali motivi dell’allontamento di Gotti Tedeschi da parte dei membri laici del board dello Ior che precedettero alla destituzione (in primis proprio l’americano Carl Anderson che evidentemente poco si è confidato in patria)”.
E alla luce del desiderio dei cardinali di scoprire tutta la verità sugli scandali che hanno accompagnato gli ultimi due anni della curia, per Bechis la strada del Conclave si presenta tutta in salita.
