Skip to main content

La visita non ispettiva dei parlamentari No Tav in Val di Susa

Comunque vada a finire, per il movimento No Tav il 23 marzo 2013 restera’ una data storica.
L’entrata in forze di un centinaio parlamentari del Movimento 5 Stelle e dei 15 annunciati da Sel al cantiere di Chiomonte e la successiva marcia di 8 km lungo una delle statali che attraversano la valle, da Susa a Bussoleno, sono un doppio evento atteso non solo dagli oppositori dei treni ad alta velocita’, ma da tutta la politica. E in agenda c’e’ un terzo appuntamento, il convegno organizzato, a Bussoleno, dalla Comunita’ Montana, a cui parteciperanno anche Laura Puppato e altri esponenti del Pd e del centrosinistra, iniziativa collaterale non di poco conto sul piano politico.
La vigilia si e’ consumata soprattutto sulla diatriba interpretativa del valore della presenza dei parlamentari nell’area di cantiere, sito di interesse strategico nazionale. I presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Piero Grasso, rispondendo ad una richiesta dei parlamentari del Pd Stefano Esposito e Silvia Fregolent, hanno sostenuto che non si tratta di ‘ispezione’, ma di ‘normale visita’, quindi soggetta alle regole di un cantiere.
‘Siamo trasparenti – ha sottolineato Marco Rettighieri, direttore generale della Ltf – non abbiamo nulla da nascondere, accoglieremo i parlamentari in arrivo domani come abbiamo fatto con tutti. Ma i presidenti delle Camere sono stati chiari: non si puo’ considerare una visita ispettiva. Dovra’ sottostare a tutte le regole di sicurezza proprie di un cantiere di lavoro’.
Nella risposta di Grasso e’ stato chiarito anche il ruolo degli ‘assistenti’ dei parlamentari nel corso della loro visita, molti dei quali esponenti del movimento No Tav in prima fila nelle proteste: ‘I cittadini che si recheranno nel cantiere insieme ai parlamentari – scrive Grasso nella lettera al presidente dei senatori del M5S, Vito Crimi – non possono considerarsi ‘accompagnatori’ dei parlamentari ‘per ragioni del loro ufficio’, in quanto la disciplina delle visite agli istituti penitenziari non puo’ estendersi analogamente alla fattispecie in questione’.
Per il Pd piemontese l’iniziativa di M5S e Sel ‘e’ un’ operazione politica che rischia soltanto di alzare il livello della tensione. E’evidente – affermano il segretario regionale Gianfranco Morgando ed il presidente Andrea Giorgis – che modalita’ e toni che caratterizzano l’iniziativa hanno poco a che fare con il merito della questione e con la trasparenza delle procedure’.
Per ‘monitorare la situazione’ il Sap (sindacato autonomo di polizia) mandera’ domani una sua delegazione in Valle di Susa. Per la visita al cantiere hanno chiesto l’accredito oltre 70 tra giornalisti, operatori tv e fotografi. Il movimento No Tav da’ appuntamento alla zona della Centrale Idroelettrica, nella zona bassa di Chiomonte. ‘I parlamentari 5 Stelle – scrive il sito notav.info – entreranno da li’ e attraverseranno senza vincoli la prima parte dell’area militarizzata che non fa parte del cantiere-sito strategico’.


×

Iscriviti alla newsletter