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Le novità ai vertici dell’Istituto Bruno Leoni

Cambio di guardia al vertice dell’Istituto Bruno Leoni. Franco Debenedetti assume la presidenza della Fondazione, lasciata da Nicola Rossi. E’ quanto si legge sul sito ufficiale del pensatoio liberista diretto da Alberto Mingardi. Secondo l’ex presidente è “opportuno” effettuare “una frequente rotazione in questa carica: l’Istituto Bruno Leoni ha una identità sua propria, che va preservata oltre una troppo stretta identificazione con questa o quella figura di vertice”.

Nicola Rossi, si legge nella nota, continuerà a far parte de Cda della Fondazione Istituto Bruno Leoni e per l’Istituto dirigerà l’Osservatorio Minghetti, un osservatorio sulla finanza pubblica che renderà più sistematica ed efficace l’attività di monitoraggio e proposta critica svolta in quest’ambito dall’Istituto.

L’ex presidente esprime “il più grande apprezzamento nei confronti del team dell’Istituto Bruno Leoni. Sotto la guida di Alberto Mingardi, l’Ibl è diventato con gli anni un punto di riferimento imprescindibile per tutti coloro che in Italia hanno a cuore i valori della libertà individuale. I giorni migliori ma anche più impegnativi dell’Istituto sono quelli che lo attendono: è mia profonda convinzione – prosegue Rossi – che della semina di buone idee dell’Ibl non vi sia mai stato più bisogno che in questi giorni. Da parte mia resto convintamente vicino all’Istituto e ringrazio di cuore, per il loro impegno e la loro passione, tutti i ragazzi che ne animano le attività: sono una delle più concrete speranze del nostro Paese. Credo che con l’Osservatorio Minghetti riusciremo a costruire una voce liberale forte e autorevole, come da tradizione dell’IBL, sui temi di finanza pubblica”.

Il commento di Debenedetti

Il nuovo presidente si è detto “onorato di essere chiamato a presiedere la Fondazione, mi impegno a fare del mio meglio perché essa possa sempre più supportare l’ottimo lavoro del team dell’IBL. Conosco l’Istituto Bruno Leoni dal primo convegno che organizzò a Roma, nel 2004. Da allora – aggiunge Franco Debenedetti – lo seguo con partecipazione e ideale e personale. Trovo impressionante, pur in un ambiente così ostile e difficile come quello italiano, la sua costante progressione: per profondità ed ampiezza dei temi coperti, per riconosciuta autorevolezza nel panorama culturale”.



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