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Ostaggio italiano ucciso in Nigeria. Il messaggio dei rapitori

Nigeria

Ci sarebbe anche l’italiano Silvano Trevisan tra i sette ostaggi stranieri che il gruppo estremista Ansaru, costola del movimento Boko Haram, ha annunciato di aver ucciso nel nord della Nigeria

L’Unità di Crisi della Farnesina – riferiscono fonti del ministero degli Esteri italiano – sta effettuando, attraverso le sue strutture nel Paese africano, verifiche sulla notizia.

Il gruppo estremista Jama’atu Ansarul Muslimina fi Biladis-Sudan (Ansaru) ha annunciato ieri a tarda ora di aver ucciso i “sette stranieri cristiani” perché le forze nigeriane e britanniche hanno ucciso alcuni musulmani nel tentativo di liberare gli ostaggi.

Fonti nigeriane hanno però chiarito di non essere a conoscenza di operazioni militari congiunte tra britannici e nigeriani.

Ansaru è una costola dell’organizzazione fondamentalista islamica nigeriana Boko Haram, che al momento trattiene una famiglia francese di sette persone nel vicino Camerun.

Silvano Trevisan, 69enne ingegnere originario della provincia di Venezia, è stato sequestrato il 18 febbraio durante un’irruzione in un cantiere della società Setraco, a Jama, nel nord della Nigeria. Il commando, pesantemente armato, è arrivato a bordo di cinque auto: ha prelevato sette ostaggi, tutti stranieri. Tra loro un britannico (anche se Londra non ha mai confermato ufficialmente), un greco e quattro libanesi, tra cui una donna e una ragazzina. Setraco Nigeria è un gruppo di ingegneria edile civile, filiale della Setraco International Holding group. La compagnia, fondata nel 1977, sta lavorando per la costruzione di arterie stradali nel nord della Nigeria.



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