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No Tav, No Muos, M5S, Sel. Gli antagonisti alzano il tiro. La manifestazione di Torino

Dicono che sara’ la solita grande marcia che si tiene tutti gli anni in Valle di Susa, ma sanno che quella di sabato prossimo sara’ diversa da tutte le altre. I No Tav che sfileranno da Susa a Bussoleno (oltre ai valligiani si attendono migliaia di simpatizzanti da tutta Italia e dall’estero) avranno ‘una rappresentanza politica che e’ mancata per troppo tempo e che puo’ dare loro una mano in una lotta che conducono da 20 anni’. A parlare e’ Marco Scibona, valsusino, oggi senatore del Movimento 5 Stelle, che naturalmente si riferisce al folto plotone di parlamentari contrari al supertreno.
Ma la polemica monta e la tensione cresce. Pomo della discordia, piu’ del corteo, e’ l”ispezione’ alla quale i deputati e i senatori di Sel e M5S, nella stessa giornata di sabato, vogliono sottoporre il cantiere di Chiomonte. ‘Sara’ la prima di tante’, annuncia Alberto Perino, leader carismatico dei No Tav, ‘perche’ vogliamo verificare costantemente il rispetto delle norme’. Intanto, pero’, Stefano Esposito, senatore del Pd e grande tifoso della Torino-Lione, snocciola leggi e regolamenti per dimostrare che si tratta di una semplice ‘visita’, non di una ‘ispezione’, e chiede ai Presidenti delle Camere che si pronuncino sulla sua legittimita’.
E la societa’ che si occupa dei lavori, Ltf, intende negare l’accesso ad alcuni degli accompagnatori dei parlamentari pentastellati: tra loro figurano (la denuncia e’ dello stesso Esposito) ‘anarcoinsurrezionalisti e pluridenunciati per violenze contro le forze dell’ordine’. Il divieto riguarderebbe ‘persone con cui sono in corso cause legali per gli attacchi al cantiere’. Fra i destinatari del ‘niet’ ci sarebbero Perino e un esponente del centro sociale Askatasuna.
L’appuntamento di sabato crea frizioni nel centrosinistra.
Laura Puppato, senatrice del Pd, intende partecipare all’ incontro fra parlamentari e amministratori locali (tema: ‘Crisi e infrastrutture’) che si terra’ in mattinata a Bussoleno.
Niente di male, secondo il consigliere regionale Nino Boeti, ma ‘il Pd non deve avere una babele di lingue’, sbotta un dirigente, Giorgio Merlo, mentre il leader dei Moderati Giacomo Portas minaccia ‘conseguenze’ in caso di ripensamenti del partito sul si’ alla grande opera. Ma il convegno e’ promosso dalla Comunita’ montana, un ente presieduto dal Pd Sandro Plano, e fra chi vi aderisce, oltre all’arancione Luigi De Magistris, c’e’ il sindaco di Bari Michele Emiliano, di centrosinistra, che interverra’ in teleconferenza.
E mentre si prepara l’ accoglienza all’invasione anche dei simpatizzanti (arriveranno anche i No Muos siciliani, i sindacati, gli ambientalisti, gli anarchici che criticano Beppe Grillo al grido ‘no ai padrini’), i No Tav affilano le armi per le prossime battaglie: insieme ai gemelli francesi stanno mettendo a punto un’azione legale contro la polizia transalpina per gli interventi che repressero la manifestazione del 3 dicembre a Lione. Pro Natura ha presentato un esposto alla procura di Roma chiedendo un’indagine sul pericolo amianto e contestando l’azione di Italferr, societa’ delle Ferrovie che lo lavorava e si trova lungo il percorso, e di una commissione del Ministero dell’Ambiente.

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