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Perquisita la casa di Lagarde per il caso Adidas-Crédit Lyonnais

L’abitazione a Parigi della direttrice del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde, è stata oggetto di una perquisizione da parte della polizia nell’ambito delle indagini sulla cessione del marchio di abbigliamento sportivo Adidas al Crédit Lyonnais. La notizia è stata riferita dall’avvocato della stessa Lagarde, Yves Repiquet, precisando che la donna non è stata sentita dagli inquirenti. “Madame Lagarde non ha nulla da nascondere”, ha detto il legale.

La questione che ha portato alla perquisizione riferita oggi risale al periodo nel quale la Lagarde ha ricoperto la carica di ministro dell’Economia della Francia, tra il 2007 e il 2011. In particolare la sua decisione di far ricorso ad un controverso arbitrato per chiudere il contenzioso tra il Cédit Lyonnais e il magnate ed ex ministro Bernard Tapie.

L’arbitrato si chiuse nel 2008 con una decisione favorevole a Tapie: la condanna del “Consortium de réalisation”, ente pubblico che gestiva i debito della banca a pagare 285 milioni di euro al finanziere, cifra che raggiunse quota 400 milioni con gli interessi.

Ma proprio in prossimità della nomina della Lagarde alla guida del Fmi, nel 2011, la giustizia francese puntò i riflettori sulla vicenda. Altre perquisizioni sono state già effettuate presso gli uffici e l’abitazione dell’ex capo della segreteria della Lagarde al ministero, Stéphane Richard, dell’ex segretario generale dell’Eliseo Claude Guéant e di Tapie.



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