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Referendum di Grillo sull’euro? Meglio contro l’austerità

E così siamo qui già a parlare di dare l’addio all’euro, fantastica ed illusoria panacea per chi è impaziente. Come se l’Austerità non fosse altrove. Non fosse, sì certo, anche nelle riforme – quelle giuste, che non facciamo e che la Commissione europea non ci chiede mai – ma soprattutto nelle politiche fiscali espansive che non vogliamo mai fare, che ogni giornalista mi chiede quasi timoroso, “come si fanno le sue politiche Professore? E poi cosa dirà l’Europa?”. Quale Europa? Quella lì, sdraiata sul letto, pallida, uccisa dall’austerità? E che vuol dire come si fanno? Si fanno. Si fanno: lo chieda ad un bambino, come si colpisce il pallone coi piedi, glielo chieda.

Si chiede un referendum sull’euro e non un referendum sull’austerità. Che forza questa Morte Austerità, che si fa beffe di tutto. Che ride dell’euro che muore mentre lei sopravvive, tanto quando arriverà un nuovo governo con la nuova lira, cosa si credono, “che non ci sarò ancora? Che non si farà austerità?”. E come pensano di farlo, se io sono ancora viva e vegeta, tutti questi che non hanno il coraggio di combattermi ma che preferiscono far fuori l’euro? Come?

Come ride l’Austerità!

www.gustavopiga.it


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