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Risultati e tensioni delle elezioni in Kenya

Il presidente eletto del Kenya, Uhuru Kenyatta, ha invitato il suo rivale sconfitto Raila Odinga, che contesta la sua vittoria, a unirsi a lui per “far progredire” il Kenya.

“Vorrei in particolare ringraziare mio fratello Raila Odinga” e “invito tutti i candidati (alle elezioni presidenziali) ad aiutarci a far avanzare la nostra nazione”, ha dichiarato Kenyatta nel primo discorso dopo l’annuncio della sua elezione alla guida del Paese.

Raila Odinga, sconfitto da Uhuru Kenyatta alle elezioni presidenziali in Kenya, ha dichiarato che contesterà i risultati del voto in tribunale, a suo giudizio contraddistinto da “massicce manomissioni”.

Il primo ministro uscente ha però al contempo invitato tutti i keniani a rispettare lo stato di diritto, di considerarsi a vicenda fratelli e sorelle e ha avvertito che qualunque tipo di “violenza ora potrebbe distruggere per sempre questo Paese”.

Raila Odinga, che a 68 anni si è candidato per la terza volta alla presidenza, ha dettagliato quella che ha descritto come una lunga lista di irregolarità che hanno secondo lui portato alla vittoria al primo turno del suo principale avversario, Uhuru Kenyatta, che ha ottenuto il 50,07 per cento dei voti.

“Pensavamo che non sarebbe accaduto”, ha dichiarato Odinga, alludendo alle frodi che secondo lui avevano funestato la precedente sconfitta nel dicembre 2007 del presidente uscente Mwai Kibaki, che non si è ripresentato quest’anno.

“Ma purtroppo è successo (di nuovo). Ma questa volta abbiamo un nuovo sistema giudiziario indipendente, in cui noi e i keniani abbiamo fiducia”, ha proseguito Odinga. “Noi intendiamo rispettare lo stato di diritto e rispetteremo la decisione della Corte suprema”, davanti alla quale il primo ministro si appresta a presentare un ricorso contro i risultati.

La posizione degli Usa

Gli Stati Uniti hanno invitato i keniani a “risolvere le dispute pacificamente”, dopo l’annuncio della vittoria del nuovo presidente Uhuru Kenyatta, per il disappunto del suo rivale Raila Odinga e i suoi sostenitori.

“Esortiamo tutti i partiti e i loro sostenitori a risolvere pacificamente le controversie derivanti dai risultati annunciati oggi dalla Commissione elettorale, piuttosto che in piazza”, ha affermato John Kerry in un comunicato, dove comunque il segretario di stato americano non ha rivolto le congratulazioni al neo eletto presidente.



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