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Torna Bertinotti. E bacchetta il “nuovismo monco” di Grillo

“Il nuovismo è la scienza dei nullatenenti perché è una teoria così lassa che può essere maneggiata a qualsiasi fine, è applicabile sempre e ovunque. Per me è difficilmente interpretabile e scarsamente significativa come tutti i concetti di cui non è sostenibile il contrario: si può essere contro il nuovo”. E’ la premessa che fa l’ex presidente della Camera e leader di Prc Fausto Bertinotti in una intervista alla Stampa nella quale commenta il quadro politico attuale.

“In momenti così evapora il riformismo”, aggiunge, “ed io non capisco che tipo di società si sta proponendo, non capisco qual è il punto di rottura con il passato” e “Grillo non vuole riformare il sistema, vuole abbatterlo”. “In un periodo come questo l’esperienza e la competenza sono applicate a un corpo debole, le istituzioni – osserva -. Mi spiego: Se un politico inesperto avesse avuto a che fare con il Parlamento di Alcide De Gasperi, di Palmiro Togliatti e di Ugo La Malfa il suo problema sarebbe stato un problema serio, ma oggi?”, “Le istituzioni sono decadute a tal punto che se venissero sospese non se ne accorgerebbe nessuno”.

Nel Movimento cinque stelle, conclude Bertinotti, “c’è la critica al sistema ma manca la critica alla società, hanno una fortissima tensione verso il nuovo, ma è un nuovo monco”.



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