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L’opposizione americana al vaccino contro il papilloma virus

tubercolosi salute

Un numero crescente di genitori americani rifiuta di piegarsi alle raccomandazioni delle autorità sanitarie che suggeriscono la vaccinazione delle ragazze adolescenti contro il papilloma virus (Pvh), principale causa di tumore al collo dell’utero.

La rivista Pediatrics, che ha condotto lo studio, scrive che il motivo di rifiuto principale da parte dei genitori riguarda la giovanissima età delle persone interessate, il fatto che non hanno ancora avuto relazioni sessuali, nonché i possibili effetti secondari del vaccino.

Nel 2008, il 40% dei genitori interessati dichiarava di essere contrario. Due anni dopo, nel 2010, la percentuale è salita al 44%. Ciò nondimeno il numero delle ragazzine vaccinate è aumentata, dal 16% del 2008 al 30% circa del 2010.

Il centro americano per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) raccomanda che tutti i ragazzi e le ragazze tra gli 11 e i 12 anni siano vaccinati contro il papilloma virus. Il vaccino Pvh, solitamente somministrato con tre iniezioni in sei mesi, è raccomandato anche per coloro che hanno relazioni omosessuali. Le ricerche hanno dimostrato che il Pvh provoca, oltre al tumore al colo dell’utero, anche verruche genitali e tumore al pene, ano e gola.



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