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Le violenze tra buddisti e islamici in Birmania

Trentadue persone sono morte e quasi 9.000 sono state costrette ad abbandonare le proprie case da mercoledì scorso a causa delle violenze scoppiate tra buddisti e musulmani nella città di Meiktila, nel centro della Birmania.

“Il numero dei morti è salito a 32 perché le forze di sicurezza hanno rinvenuto altri 21 corpi senza vita”, ha detto oggi una fonte del governo. Il ministero dell’Informazione ha invece riferito di oltre 8.800 persone che hanno cercato rifugio in scuole e monasteri alle violenze scoppiate mercoledì. Ieri le autorità hanno dichiarato lo stato di emergenza a Meiktila e in altri tre comuni limitrofi.



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