Esperti dell’esercito britannico avrebbero trovato delle prove medico-legali sull’uso di armi chimiche durante il conflitto in Siria, secondo il quotidiano The Times. La pubblicazione spiega che un campione di terra prelevato da una zona vicina a Damasco e portato clandestinamente nel Regno Unito ha fornito la prova dell’utilizzo di “un certo tipo di armi chimiche”.
I test sono stati compiuti presso il dipartimento di ricerche chimiche e biologiche del ministero della Difesa a Porton Down e confermerebbero dunque quanto riferito in passato da diplomatici dell’Onu, sulle “prove solide” in possesso di alcuni paesi occidentali riguardo al ricorso di armi chimiche nel conflitto siriano.
Il dipartimento britannico non è stato in grado di determinare se le armi chimiche in questione sono state utilizzate dal regime di Bashar al Assad o dai ribelli dell’opposizione. “Ci sono voci sul fatto che si tratterebbe solo di un potente agente di controllo anti-sommossa, ma non è questo il caso. Si tratta di qualcosa di diverso, anche se è impossibile dire con certezza se si tratta di gas sarin”, ha riferito una fonte citata dal quotidiano.