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Chi era Margaret Thatcher

Margaret Hilda Roberts (prese poi il cognome del marito, Thatcher) era nata a Grantham il 13 ottobre 1925, nel Lincolnshire. Suo padre era droghiere e impegnato nell’attività politica e religiosa locale. Si laureò in chimica presso il Somerville College dell’Università di Oxford; fin dall’università si occupò di politica diventando presidente di un’associazione studentesca conservatrice. Dopo la laurea si impiegò come ricercatrice chimica presso la BX Plastics, un’industria di ingegneria per materiali plastici. Per seguire i suoi impegni politici, si trasferì a Dartford nel Kent dove lavorò presso una famosa industria conserviera inglese.

Il matrimonio

A Dartford partecipò alle elezioni del 1950 e 1951 senza riuscire a sconfiggere il candidato Labour ma conquistando comunque molti consensi che ridussero il grande vantaggio che il Partito Labour deteneva in città. Proprio nel partito conservatore del Kent conobbe Denis Thatcher, che sposò nel 1951. Nel 1953 alla coppia nacquero due figli gemelli (Mark e Carol). Nello stesso anno la Thatcher divenne avvocato fiscalista di professione.

La rivoluzione politica

Nel 1959 fu eletta alla Camera dei Comuni. Da parlamentare fu una dei pochi conservatori a votare a favore della depenalizzazione dell’omosessualità  maschile e dell’aborto; votò inoltre per il mantenimento della pena di morte durante le votazioni che l’avrebbero abolita, ed attaccò il governo laburista di Harold Wilson per le sue politiche fiscali; dal 1967 divenne parte dello Shadow Cabinet, occupandosi di Trasporti e poi di Istruzione.

Dopo la vittoria dei conservatori nel 1970, che portò Edward Heath alla carica di primo ministro, Margaret Thatcher divenne ministro dell’Istruzione.

Dopo la sconfitta alle elezioni nel 1974 decise di candidarsi per la leadership del partito e nel febbraio 1975 divenne leader del Partito Conservatore, la prima donna a ricoprire tale carica.

Da leader dell’opposizione mantenne molti uomini di Heath nello Shadow Cabinet (essendo un outsider, all’inizio, non aveva dietro molti sostenitori) ma criticò la proposta del predecessore di dare maggiore autonomia alla Scozia e cerco’ di convertire il partito alle sue visioni di politica monetaria (Supply-side economics).

Come San Francesco d’Assisi

I conservatori alle elezioni del 1979 ottennero la maggioranza alla Camera dei Comuni e la Thatcher divenne Primo ministro.

Arrivando a Downing Street disse, parafrasando San Francesco d’Assisi, affermò: “Dove c’è discordia, che si possa portare armonia. Dove c’è errore, che si porti la verità. Dove c’è dubbio, si porti la fede. E dove c’è disperazione, che si possa portare la speranza”. Fu primo ministro per tre mandati, fino al 1990.

La guerra per le Falkland

Nel 1982 la giunta militare dell’Argentina rivendicò le Isole Falkland, territorio britannico. La Thatcher vi inviò una task force navale per riprendersi le isole, portando a termine l’operazione con successo. Questo fu uno dei fattori che portarono alla vittoria del Partito Conservatore alle elezioni del 1983.

Dal 1984 la Thatcher si impegnò nell’affrontare i sindacati, varando una legge che rendeva lo sciopero illegale se non fosse stato approvato a voto segreto dalla maggioranza dei lavoratori e rendeva i capi sindacali civilmente responsabili dei danni eventualmente causati da agitazioni non conformi alle regole. Il confronto raggiunse il suo culmine quando il sindacato dei minatori dichiarò lo sciopero ad oltranza per opporsi alla chiusura di parecchie miniere. In alcuni casi gli scioperanti fecero azioni di picchettaggio, che la Thatcher non esitò a reprimere. I metodi della polizia durante lo sciopero furono molto contestati. Dopo un anno, il sindacato fu costretto a cedere senza condizioni, la “Lady di ferro” aveva vinto la sua durissima lotta contro le Trade Unions.

Poll tax

Nel 1989 la sua popolarità iniziò a declinare, all’inizio a causa di una frenata nella crescita economica, poi a causa della sua riforma del sistema fiscale, con la quale introdusse la cosiddetta poll tax, una tassa calcolata in base alla popolazione, uguale per ogni cittadino residente nel Regno Unito.

Fu una misura molto impopolare, che diede avvio ad uno sciopero fiscale cui parteciparono più di 18 milioni di persone ed a molte proteste che ebbero un notevole successo. Il premier comunque, come molte altre volte in passato non arretro’ di un millimetro.

Tutti questi fatti le fecero alienare l’appoggio del partito; la sua caduta fu anticipata dalle dimissioni del ministro degli Esteri e vice-primo ministro Geoffrey Howe. Il 20 novembre 1990, mentre la Thatcher era alla Conferenza di Parigi, si svolsero le elezioni per la carica di leader del Partito Conservatore. La Thatcher, che credeva di essere in netto vantaggio sull’avversario Michael Heseltine, non raggiunse la maggioranza richiesta per soli 4 voti ed era quindi necessario un secondo turno. La situazione precipito’ nelle ore successive, quando, rientrata a Londra, avviò delle consultazioni con gli stati maggiori del Partito, dopo aver annunciato che sarebbe rimasta a Downing Street. Nella notte, tuttavia, cambiò idea e decise di dimettersi da primo ministro, sostenendo poi la candidatura del ministro dell’Economia John Major, che al Congresso del partito vinse facilmente e le succedette come primo ministro.


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