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Come stanno andando le consultazioni di Letta premier

Sono iniziate alle ore 8.45 le consultazioni che il premier incaricato Enrico Letta sta tenendo con i partiti presenti in Parlamento per la formazione di un governo. Letta, atteso da un duro lavoro a causa di veti incrociati, primi fra tutti quelli del Pdl, spera di sciogliere li nodi e poter annunciare la formazione di quello che ha definito un esecutivo di “servizio al Paese” entro domenica o lunedì al massimo. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lo attende fra venerdì e sabato per sapere se e quando il nuovo governo potrà giurare.

La prima delegazione ad arrivare stamane alla Camera è stata quella di Sinistra ecologia e libertà. Il partito guidato da Nichi Vendola ha ribadito la sua contrarietà a qualsiasi tipo di governo che possa snaturare il centrosinistra. “Le larghe intese – ha detto il presidente della Regione Puglia all’uscita – sono un errore. Il contrario di quanto scritto nel documento di Italia Bene comune“.

Un no è arrivato anche da Fratelli d’Italia, mentre Letta ha incassato il sostegno dei Socialisti (Psi), Centro Democratico e Scelta Civica. Andrea Olivero, senatore e coordinatore del partito dell’ex premier Mario Monti ha dichiarato che “Questo è un momento delicato e pericoloso. Non è dato alle forze politiche perdere tempo, quindi cercheremo di essere responsabili chiedendo alle altre forze politiche di fare altrettanto. L’unica condizione che chiediamo è serietà e uno stop a interessi di parte che hanno condotto a questo stallo. Auspichiamo un governo riformista e concreto“.

Per l’Unione di Centro, anch’essa intenzionata a sostenere Letta, ha parlato il segretario Lorenzo Cesa. “Il paese – ritiene – ha bisogno di un governo di servizio. Se tutti, a cominciare dai principali partiti, non entreranno in questo spirito mitigando certe richieste ogni tentativo è destinato a fallire“. E poi un attestato di stima al premier incaricato: “Letta ha le caratteristiche per tenere insieme tutti: è dotato di quel buonsenso che oggi serve al paese“.

Il coordinatore della Lega Nord, Roberto Maroni, ha chiarito la posizione del Carroccio, che non entrerà con suoi uomini nel governo, ma avrà un approccio collaborativo. “Senza i nostri punti chiave – primo fra tutti il federalismo, ha detto – staremo all’opposizione, un’opposizione concreta, non ideologica. Cerchiamo un rapporto concreto col governo, per risolvere i problemi del Paese“.

Il Popolo della Libertà, nelle parole del suo segretario Angelino Alfano, si dichiara soddisfatto del colloquio con Letta, anche se pone alcuni paletti alla formazione dell’esecutivo. “Abbiamo manifestato – ha detto – la nostra disponibilità a lavorare per il bene del Paese e la stessa disponibilità abbiamo riscontrato nel nostro interlocutore. Non siamo interessati a poltrone. Abbiamo parlato di 8 punti del nostro programma, che riteniamo indispensabili per risolvere i tanti problemi degli italiani, in primis lavoro e occupazione“. L’ex ministro della Giustizia ha poi aggiunto: “Non abbiamo posto condizioni, tranne quella di vedere aggredita la crisi economici con la nostra ricetta di politica economica. Per ora abbiamo registrato un atteggiamento costruttivo, aspettiamo di vedere se si tradurrà in fatti concreti“.

Poi Letta ha incontrato il Movimento 5 stelle, che ha dichiarato di non sostenere il governo a scatola chiusa, ma di votare di volta in volta i provvedimenti che riterrà validi. L’incontro – qui se ne può leggere una sintesi – è stato trasmesso in streaming.

articolo aggiornato e chiuso alle ore 20.30


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