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Ecco come la stampa tedesca vede la rielezione di Napolitano

Rimane alta l’attenzione dell’Europa alle scosse telluriche che rendono instabile l’inizio di questa legislatura. Anche per questo, il secondo mandato presidenziale di Giorgio Napolitano, una certezza in mezzo a tante incognite, è stata accolta positivamente dai mercati e dai governi.

Anche in Germania la stampa ha dato ampio risalto alla riconferma di Napolitano, con la moderata cautela di chi pensa che la sua presenza possa tirare momentaneamente fuori l’Italia dallo stallo per agevolare l’intesa su un governo di scopo, ma che non risolva comunque i problemi del Paese. Ecco come i quotidiani tedeschi hanno commentato l’evento.

FRANKFURTER ALLGEMEINE ZEITUNG (centrodestra)
Per il quotidiano di Francoforte, Napolitano ha ora sia il potere di decidere ciò che i partiti non sono in grado di fare, sia quello di chiedere in cambio del suo impegno di supportare la sua visione politica.
Questo sarà probabilmente il preludio a un governo di scopo, nel quale i partiti non potranno esimersi dal fare le riforme già attese e non realizzate con Monti.

DIE WELT (conservatore)
Secondo Die Welt, Grillo non ha tutti i torti nel dire che la classe politica italiana debba essere mandata a casa. A Napolitano l’arduo compito di trovare qualcuno capace di formare un governo, anche se per il giornale conservatore la migliore soluzione sarebbe tornare alle urne.

BERLINER ZEITUNG (centrosinistra)
I commentatori del Berliner zeitung credono che Napolitano debba rinunciare alla sua pensione per salvare l’Italia dal caos anche se lui stesso aveva ammonito che il suo ritorno, di per sé, non sarebbe stato una soluzione.
A breve, avverte il quotidiano di Berlino, secondo i sondaggi la politica italiana potrebbe avere come partiti principali quelli guidati da due “populisti come Grillo e Berlusconi”. Un’eventualità che per il giornale di centrosinistra sarebbe meglio non immaginare.

DIE TAGESZEITUNG (sinistra)
A detta del Die Tageszeitung, la rielezione di Napolitano rappresenta il fallimento del centrosinistra e in particolare del Pd. Il partito di Pierluigi Bersani – scrive il quotidiano – è scivolato “in un baratro” a causa di “cricche mosse da un odio reciproco”. L’unico vincitore, vista l’idea di Napolitano di formare un governo di scopo tra Pd e Pdl, “potrebbe essere di nuovo Silvio Berlusconi, mentre i democratici si avviano a una probabile scissione”.

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