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Il Fmi vuole dettar legge pure in Ucraina

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Il Fondo Monetario Internazionale continuerà le trattative con l’Ucraina per l’avvio di un nuovo piano di aiuti nelle prossime settimane. Lo ha reso noto il capo della delegazione del Fmi Christopher Jarvis al termine della missione di due settimane durante la quale ha avuto una serie di colloqui con le massime autorità politiche ed economiche del Paese, registrando “buoni progressi”. Washington e Kiev stanno negoziando un nuovo prestito da 15 miliardi di dollari, dopo che alla fine del 2012 era scaduto un procedente prestito dello stesso importo a causa degli inadempimenti ucraini.

Su cosa deve lavorare Kiev

Secondo il rappresentante del Fmi la nuova agenda dovrà essere basata su misure destinate a ridurre il debito dello Stato, a riformare il settore energetico e quello bancario e a creare le condizioni per la riduzione della disoccupazione e la crescita dell’economia. Nonostante il dialogo tra le parti prosegua, rimangono però insoluti i soliti nodi, dalla richiesta dell’aumento delle tariffe del gas per uso domestico sul quale pesa il veto ucraino, alla questione sui metodi della riduzione del deficit pubblico per il 2013. Nella finanziaria per quest’anno, approvata alla fine del 2012, il governo ucraino prevede un deficit del 3,4%, ma senza solide riforme gli esperti calcolano che arriverà a oltrepassare il 5%.



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