“Arriverò a Roma durante la notte e non potrò essere presente in piazza. Domattina organizzeremo un incontro con la stampa e i simpatizzanti”. Dopo queste parole diffuse da Beppe Grillo sul suo blog e su Twitter è scattata la mobilitazione dei seguaci del Movimento 5 Stelle: “Ragazzi ci si vede domenica dalle 15 a Roma in piazza dei SS.Apostoli per dire basta a questa vergogna. Non siamo sudditi, siamo cittadini. Non mancate”. Questo il messaggio con cui i grillini si stanno dando appuntamento in piazza per protestare contro l’elezione di Giorgio Napolitano.
Gli appuntamenti di oggi
Questa mattina alle 12 il Movimento 5 Stelle terrà una conferenza stampa alla Città dell’Altra Economia, in Largo Dino Frisullo, dove interverranno Grillo, il capogruppo al Senato Vito Crimi, e quello alla Camera Roberta Lombardi, e tutti i parlamentari M5S.
Le ragioni dei grillini
A spiegare le ragioni che li hanno portati a protestare è su Twiter la deputata Paola Carinelli: “Noi non molliamo. Perché dobbiamo far sentire alla casta quanto è forte la voce dei cittadini. Devono capire che devono arrendersi, sono circondati”. Il deputato Manlio Di Stefano aggiunge: “Per ricordare al paese che i cittadini devono essere ascoltati”, mentre la deputata Azzurra Cancellieri su Facebook spiega che la manifestazione di oggi è “per dire no a questa pagina nera della democrazia, per dire sì a una politica dei e per i cittadini”.
Vaneggiamenti
Dopo la mancata elezione di Rodotà al Colle, Grillo aveva lanciando dal suo blog un appello ad andare a Roma davanti a Montecitorio: “Ci sono momenti decisivi nella storia di una Nazione. Oggi, 20 aprile 2013, è uno di quelli. E’ in atto un colpo di Stato. Pur di impedire un cambiamento sono disposti a tutto. Sono disperati”. I vaneggiamenti del comico divenuto leader politico sono arrivati a questi livelli. Affermazioni da cui lo stesso Rodotà si è dissociato: “Per quanto riguarda le ultime vicende – ha detto a Bari Stefano Rodotà dopo le parole pronunciate da Beppe Grillo – sono sempre stato convinto che le decisioni parlamentari possano e debbano essere discusse e criticate anche duramente ma partendo dal presupposto che si muovano nell’ambito della legalità costituzionale”.
Il silenzio a Montecitorio e il sit-in in piazza
Le proteste dei grillini sono giunte ieri fino all’aula di Montecitorio dove immobili i parlamentari del Movimento 5 Stelle hanno accolto il verdetto della rielezione di Giorgio Napolitano a Presidente della Repubblica restando così impassibili dinanzi al lungo applauso e alla standing ovation in sala. Come da supporto il sit-in in piazza Montecitorio, originariamente convocato per manifestare a favore della candidatura della presidenza della Repubblica Stefano Rodotà poi diventato in serata una protesta contro la rielezione di Giorgio Napolitano.