Premesso che conosco e stimo sia Franco Marini che Romano Prodi e che trovo ingeneroso il trattamento loro riservato dal Pd, mi vien fatto di notare una ingiustificata differenza per come sono state giudicate le due bocciature. Marini era stato candidato sulla base di un voto largamente maggioritario dei gruppi, ma in tanti – con significativi ruoli nel partito – si sono vantati di non averlo votato senza che nessuno li definisse “traditori” che e’ accaduto per i “franchi tiratori” di Prodi.