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Il bilancio del terremoto in Cina

Erano circa le 8 locali, le due di notte in Italia, quando un terribile terremoto ha sorpreso la popolazione del sudovest della Cina provocando decine di morti e centinaia di feriti. Secondo quanto riportato dalle autorità locali, che hanno inviato migliaia di soldati per intraprendere le operazioni di soccorso, numerosi residenti si sono riversati in strada ancora in pigiama. Lo Usgs, l’Istituto di geofisica degli Stati Uniti, ha stimato una magnitudo di 6,6 sulla scala Richter.

L’epicentro
Il sisma è stato registrato nella provincia di Sichuan, una delle più popolate della Cina, già colpita nel maggio 2008 da un devastante terremoto che aveva provocato circa 87mila tra morti e dispersi. La profondità del sisma è stata calcolata in circa dodici chilometri, una misura relativamente bassa che secondo gli esperti favorisce danni ingenti. La scossa è stata avvertita a Chengdu, capoluogo della provincia di Sichuan, e fino alla vicina metropoli di Chongqing, dove vivono circa 33 milioni di persone.

I danni
Le prime foto della catastrofe mostrano edifici di diversi piani crollati, con le macerie sparse lungo le strade. La tv di stato Cctv ha sottolineato che l’accesso alle zone terremotate dei soccorritori è complicato dagli smottamenti di terreno provocati dalla scossa. Diversi edifici antichi del distretto di Lushan sono crollati o sono rimasti lesionati, ha riportato l’agenzia di stampa Xinhua.

Il bilancio
“Il terremoto a Yaan, nel distretto di Lushan, ha provocato centinaia di morti o feriti”, ha indicato l’agenzia di sismologia di Sichuan sul sito internet del governo. “Secondo l’Amministrazione cinese per i terremoti, alle 16.22 (le 10.22 italiane) il numero dei morti per il sisma ha raggiunto le 100 persone, con oltre 2mila feriti”, hanno riferito fonti del governo.
La cellula d’emergenza della provincia ha riferito, a oltre quattro ore dalla scossa, che il bilancio provvisorio era di 56 vittime e oltre seicento feriti.

Gli aiuti
Il nuovo presidente cinese, Xi Jinping, ha chiesto sforzi ad oltranza per aiutare le vittime e il primo ministro Li Keqiang ha già fatto sapere che si recherà nella zona colpita; il suo predecessore Wen Jiabao, hanno sottolineato gli organi di informazione, aveva acquisito una certa popolarità in Cina recandosi sui luoghi delle precedenti catastrofi. Più di 2 mila militari sono stati infatti mobilitati d’urgenza sul posto, per dar manforte ai soccorritori già sul luogo del sisma nelle operazioni di salvataggio.

 

 

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