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In memoria di Francois Jacob

E’ morto a 92 anni Francois Jacob, premio Nobel per la Medicina insieme a Jacques Monod e Andrè Lwoff per le sue scoperte sul controllo dell’espressione genica.
La scoperta che il DNA è la molecola in cui è depositata l’informazione genica (1944) e la risoluzione della struttura della doppia elica (1953) avevano aperto una serie di interrogativi relativi ai meccanismi che presiedono alla replicazione del DNA stesso e alla regolazione dell’espressione genica ovvero su quali siano i circuiti che decidono quando un gene deve venir attivato.
Jacob ha proposto un modello per la replicazione del DNA ed uno per comprendere la regolazione dell’espressione genica. Modelli che restano validi ancora oggi a 40 anni di distanza.
Il modello di replicone proposto insieme Cuzin e Brenner per spigare in che modo viene replicato il genoma del batterio Escherichia coli è stato validato in diversi organismi. Mi piace ricordare qui il contributo fondamentale dato dal Prof. Arturo Falaschi (primo direttore dell’Istituto di Genetica Biochimica ed Evoluzionistica del CNR a Pavia e poi direttore dell’ICGEB a Trieste) che ha dimostrato la validità del modello del replicone nelle cellule umane. Un progetto di ricerca al quale ho attivamente partecipato.
Il modello di operone proposto da Jacob per spiegare la regolazione dei geni coinvolti nel metabolismo del lattosio nei batteri è alla base di tutta la ricerca successiva nel campo della regolazione dell’espressione genica.
Jacob non è stato solo un grande scienziato. E’ stato anche un filosofo della scienza che ha contribuito a cambiare il nostro modo di vedere la materia vivente. Voglio ricordare due libri che ho letto nei primi anni di università e che hanno influenzato la mia attività: “La logica del Vivente”e “Evoluzione e Bricolage”. Due libri ancora ricchi di spunti di riflessione ai giorni nostri.



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