Skip to main content

Israele si ferma per ricordare la Shoah

Lo Stato di Israele si è fermato per due minuti di silenzio in ricordo dei sei milioni di ebrei uccisi dalla follia nazista. Alle dieci del mattino le sirene sono risuonate in tutto il Paese, in uno dei momenti centrali delle cerimonie dell’Holocaust Memorial Day iniziate domenica al tramonto. Il Paese intero si è fermato: autobus, macchine e tram si sono arrestati, con le persone ferme accanto ai veicoli in silenzio, in segno di rispetto per le vittime della Shoah. Silenzio totale anche dalle stazioni radio e televisive che hanno interrotto i programmi. Quest’anno le cerimonie sono state dedicate in particolare ai combattenti del ghetto di Varsavia, nel 70esimo anniversario della rivolta contro il dominio nazista.

In mattinata, il premier Benjamin Netanyahu e il presidente Shimon Peres si sono recati al museo dell’Olocausto Yad Vashem a Gerusalemme e hanno deposto corone di fiori ai piedi del monumento dedicato al ghetto di Varsavia. Fra i presenti, anche il segretario di Stato americano John Kerry e il ministro degli Esteri canadese John Baird. Nello stesso museo, la sera prima, Netanyahu aveva sottolineato che Israele non metterà mai il suo destino nelle mani di altre nazioni, anche amiche. “Quello che è cambiato dai tempi della Shoah è la nostra determinazione e capacità di difenderci con i nostri stessi mezzi”, ha affermato, riferendosi in particolare alla minaccia nucleare iraniana.



×

Iscriviti alla newsletter