Bersaniani e renziani ai ferri corti. L’ultima scintilla è stata provocata dal titolo della prima pagina dell’Unità di oggi. “No di Renzi al governo Bersani’. L’affondo del quotidiano di partito è stato duramente censurato dai parlamentari più vicini al sindaco di Firenze, tanto che Matteo Richetti è arrivato a suggerire l’opportunità che il direttore Claudio Sardo si dimetta. Ma il portavoce di Pier Luigi Bersani, Stefano Di Traglia, ha difeso Sardo: “No a censure”.
“I casi sono 3. Tutti gravi. Se il titolo è ‘scappato’, Sardo farebbe bene a lasciare, non serve un direttore distratto. Se il titolo è voluto, Sardo farebbe bene a lasciare, non serve un direttore in malafede. Se il titolo è imposto o suggerito da altri, più contigui alle esigenze di partito ( e di parte), Sardo farebbe bene a lasciare, all’Unita’ serve un direttore”, ha scritto Richetti sulla sua pagina Facebook. “Ricomincia la vergognosa propaganda dell’Unità e di Youdem contro Matteo Renzi”, ha attaccato anche Roberto Reggi. “I media di un partito dovrebbero riportare le posizioni dei militanti e dei dirigenti e non tifare per qualcuno”, ha rincarato Angelo Rughetti.
Dura la replica di Di Traglia, portavoce del segretario Pier Luigi Bersani. “Chiedere le dimissioni di un direttore perchè non si concorda con un titolo e’ un atto grave. Si a critiche, no a censure”, ha spiegato su Twitter. Sulla stessa linea Chiara Geloni, direttrice di Youdem tv. “Solidarietà a Claudio Sardo. Chiedere le dimissioni di un direttore per un titolo sgradito e’ molto grave. Fermatevi, per carità”, ha chiesto. Quanto al merito, ha aggiunto, “e’ un titolo perfettamente legittimo. un’interpretazione politica, se si vuole. Opinabile, come tutte”.
Per Sardo i renziani hanno commesso un infortunio
“Un titolo può piacere o meno. Ma suggerire le dimissioni di un direttore di giornale per un titolo che non si condivide, mi pare un infortunio. Tanto più se la ragione è l’autonomia de l’Unità, che si presume ferita”. Questa la risposta sul sito del quotidiano del direttore dell’Unità, Claudio sardo alla richiesta di dimissioni giunta dal parlamentare ‘renziano’ Matteo Richetti. “Quanto al merito del titolo di oggi, ‘No di Renzi al governo Bersani’ – aggiunge Sardo – continuo a pensare che sia una sintesi fedele dell’intervista di Renzi al Corriere della Sera”.
“Renzi ha detto che, arrivati a questo punto, il Pd deve scegliere tra un accordo esplicito con il Pdl e le elezioni anticipate”, prosegue il direttore dell’Unità. “L’ipotesi cancellata è proprio la proposta di Bersani: un governo di centrosinistra che affronti, provvedimento dopo provvedimento, i numeri critici in Senato; un secondo binario delle riforme la cui guida è affidata a chi sta fuori dal governo. Renzi ha anche criticato la tattica, non solo la strategia del segretario del Pd: “Qui si punta a prendere tempo e a eleggere un Capo dello Stato che ci dia piu’ facilmente l’incarico di fare il nuovo Governo. Sia chiaro: posizioni legittime e importanti, meritevoli di una discussione aperta nel Pd. Anzi, un’opportunità perché il confronto sia pubblico e trasparente. Nel mio articolo di oggi penso di aver discusso con grande rispetto questa opinione, che non condivido ma che, a mio giudizio, contiene elementi di verità che non possono essere liquidati in modo superficiale. L’Unità sarà aperta a questa discussione. Anzi – conclude – chi la legge sa che la discussione è già aperta, come dimostrano anche i commenti e gli articoli del giornale di oggi”.