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Ecco il programma su lavoro e welfare di Enrico Letta in pillole

Non c’è più tempo, “senza crescita l’Italia è perduta”. Con queste parole il presidente del Consiglio Enrico Letta si è rivolto ai deputati nel discorso introduttivo al voto di fiducia.
Il tono perentorio usato dal premier è servito a sottolineare l’eccezionalità del suo governo di larghe intese e la necessità di approntare in tutta fretta misure per rivitalizzare l’economia italiana, da tempo in recessione.

Per farlo, Letta ha proposto alla Camera la sua agenda, alla quale Formiche.net dedica uno speciale.

Il presidente del Consiglio pisano ha indicato un elenco di cose da fare che si muoverà su tre coordinate: lavoro e welfare, fisco, economia e imprese, con un occhio di riguardo a ricerca e innovazione.
Un programma ambizioso, che avrà innanzitutto bisogno di una copertura finanziaria adeguata, ma che per il momento soddisfa i mercati, clementi con il nuovo esecutivo.

Ecco le principali proposte in materia di lavoro e welfare del governo Letta rilanciate dai giornali italiani.

Per quanto riguarda il lavoro, che Letta ha indicato come la priorità assoluta dell’azione di governo, il Sole 24 ore evidenzia i propositi dell’esecutivo: subito rifinanziamento della cassa integrazione in deroga, superamento del precariato anche nella Pubblica amministrazione, meno paletti per i contratti a termine e semplificazione dell’apprendistato.

Ma è prioritaria anche la soluzione strutturale del problema esodati. Inoltre, misure di welfare come ammortizzatori sociali estesi a chi ne è privo, a partire dai precari; e Letta intende anche studiare forme di reddito minimo, soprattutto per famiglie bisognose con figli.

Analizzando le proposte del governo in materia di previdenza, il Corriere della Sera ricorda come il premier abbia prefigurato una cosiddetta “staffetta generazionale”, che incentiva i lavoratori anziani a passare al part-time con la parallela assunzione di giovani sempre a metà tempo.



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