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Letta elettrizza Conti (Enel)

Efficienza della burocrazia, responsabilizzazione delle comunità locali che bloccano spesso e con assoluta ottusità gli investimenti in innovazione e in infrastrutture, veri passi verso la tanto promessa riforma della macchina amministrativa “iniziando dalla ormai ineludibile abolizione delle province”. E intanto, subito, “una rivitalizzazione della domanda interna alleggerendo innanzitutto il carico fiscale su famiglie e imprese”. Ecco le carte da giocare secondo Fulvio Conti, a.d. Enel e vicepresidente di Confindustria, intervistato dal Sole 24 Ore. “Il Governo agisca subito sui punti indicati nelle settimane scorse dal documento di Confindustria: pagamenti alle imprese, cuneo fiscale, investimenti, burocrazia. Lì c’è tutto quello che va fatto, e anche come finanziarlo”.

E sul premier incaricato Enrico Letta, Conti afferma: “Merita tutta la mia fiducia, anche perché conosce bene i problemi dell’industria. Ci auguriamo che operi subito per rilanciare l’economia reale”.

“Attraversiamo un periodo di recessione prolungata di proporzioni storiche. La caduta della domanda di energia elettrica ne è specchio fedele. Nel 2012 è tornata ai livelli del 2004. Abbiamo annullato in un colpo otto anni di progressi. L’industria ha perso il 25% della sua attività dal picco pre-crisi. Ma la fase recessiva non sta solo riducendo l’attività produttiva e quindi la capacità di investimento. Sta anche disegnando un modo nuovo e più efficiente per relazionarci con il sistema economico e sociale del Paese. Crea un nuovo paradigma i cui impatti sulla società non sono ancora compiutamente definiti. Urgono punti fermi”, conclude.



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